"Il matrimonio è indissolubile, chi avvia una nuova unione contraddice quanto è indicato dal Signore": Lo dice monsignor George Gaenswein in un'intervista a 'Chi', di cui è stata data un'anticipazione. Sull'omosessualità: "I gay devono essere accolti con rispetto, ma i loro atti sono contrari alla legge naturale". Il segretario di Benedetto XVI parla anche della pedofilia: "E' un delitto vergognoso. Ancora non so perché hanno taciuto così a lungo".
Mentre è in svolgimento il Sinodo sulla famiglia voluto da Papa Francesco, monsignor Georg Gaenswein, prefetto della Casa pontificia e segretario personale del Papa Emerito Benedetto, in un'intervista al direttore del settimanale "Chi" Alfonso Signorini, sottolinea: "La Chiesa deve aver il coraggio di esprimere le sue convinzioni perché altrimenti non farebbe un servizio alla verità".
Sulla Comunione ai divorziati sottolinea: "E' una questione molto delicata, è in gioco il matrimonio sacramentale che secondo la dottrina cattolica è indissolubile, proprio come l'amore di Dio verso l'uomo. Chi avvia una nuova unione contraddice con la sua scelta quanto è indicato dallo stesso Signore. Certo, solo Dio scruta e conosce le coscienze di ciascuno. Per quanto io possa constatare, Papa Francesco segue la linea dei suoi predecessori il cui magistero sul matrimonio sacramentale è molto chiaro". E aggiunge: "Sul Sinodo recentemente si è letto molto e non sempre cose documentate. La tematica principale del Sinodo è la famiglia. La Chiesa non chiude gli occhi davanti alle difficoltà dei fedeli che vivono in situazioni delicate e spinose. Tuttavia la Chiesa deve offrire risposte sincere che si orientano non allo spirito dei tempi, ma al Vangelo, alla parola di Gesù Cristo, che è il figlio di Dio. Dio accoglie, perdona, questo è vero, ma è anche vero che chiede la conversione".
Anche sull'omosessualità monsignor Gaenswein resta in linea con la dottrina: "La Chiesa, appoggiandosi sulla Sacra Scrittura e la Tradizione, ha sempre dichiarato che gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati. Sono contrari alla legge naturale perché precludono all'atto sessuale il dono della vita" ma "devono essere accolti con rispetto, compassione e delicatezza. A loro riguardo si deve evitare ogni marchio di ingiusta discriminazione".
Sulla lotta pedofilia il segretario di Ratzinger ricorda che "già Papa Benedetto, continuando la linea da lui stesso tracciata quando era cardinale prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, ha dato un'impronta decisiva nella lotta contro questa piaga. Papa Francesco - conclude - prosegue su questa strada".
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