"Io sono andato a votare perché quello è un diritto che non mi voglio far togliere da nessuno. Ma quando il 63% non va a votare, due milioni e più di persone, vuol dire che c'è qualcosa che non funziona più, vuol dire che chi fa politica si deve render conto che è lontano dalla gente. Bisogna riaprire i canali della politica e del confronto". Anche così il segretario della Fiom-Cgil Maurizio Landini ha commentato l'astensione alle regionali a margine di un'iniziativa a Firenze.
"Vedo una partecipazione agli scioperi senza precedenti - ha proseguito - e non stanno scioperando solo iscritti alla Fiom, stanno scioperando gli iscritti a altri sindacati, non iscritti, e vedo una domanda di partecipazione che dovrebbe avere una risposta". A proposito dell'ipotesi che ci sia un vuoto a sinistra del Pd, il leader della Fiom ha risposto dicendo di credere che "ci sia una crisi della rappresentanza, non c'è uno solo che risolve i problemi". Landini, parlando ancora del dato dell'astensione, ha detto di essere "molto preoccupato", visto che "la gente non va a votare perché non si sente rappresentata da nessuno. Più che discutere se qualcuno ha vinto o se qualcuno ha perso, e di quanti voti hanno preso, dovrebbero riflettere su quel punto lì".
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