"L'esperienza di sindaco è unica e a me piacerebbe essere il sindaco d'Italia più che il presidente del Consiglio. Senza nostalgie ma il pensiero per Firenze c'è in qualsiasi occasione, anche scherzosa o ufficiale: i colleghi primi ministri quasi mi prendono in giro per questo. C'é ancora un forte riferimento fra le politiche delle città e le politiche nazionali". Lo ha detto il Presidente del Consiglio Matteo Renzi intervistato da La Nazione-Qn. Sui tagli agli Enti locali contro i quali come sindaco "avrebbe fatto fuoco e fiamme" il premier osserva: "Il Governo ha aumentato per i Comuni la possibilità di spendere il 75% in più sul patto di stabilità, al netto dei risparmi per cui tutti si devono impegnare. Noi - ha detto il premier - abbiamo ancora una visione ottocentesca dei musei, invece dovremo unire il valore emozionale educativo della cultura al marketing. Fare dei musei un luogo di emozione e passione". Alla domanda "Riusciremo a trattare i Beni culturali per quello che sono, cioè l'industria principale del Paese'', il premier risponde affermativamente. ''Ma dobbiamo cambiare".
Renzi ha poi annunciato d'aver invitato Angela Merkel a Firenze la cui visita è prevista il 22-23 gennaio prossimi. "Con la cancelliera c'é un buon rapporto personale ma le opinioni che abbiamo talvolta sono divergenti. Discutiamo di continuo sui documenti finali e sulle dichiarazioni congiunte. Quando mi ha detto di essere stata a Firenze solo una volta ne ho approfittato per invitarla: la porterò a Palazzo Vecchio, ceneremo nella sala dei Gigli o delle Udienze, poi andremo a vedere gli Uffizi e il Corridoio Vasariano e la mattina dopo saremo all'Accademia, davanti al David di Michelangelo. Dostoevskij diceva che la bellezza avrebbe salvato il mondo, vediamo se salverà l'Europa".
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