L'edilizia scolastica é un tassello fondamentale per completare il puzzle della scuola. "Un ragazzo di Crotone e uno di Como hanno lo stesso diritto di stare in scuole sicure" ha detto stamani il Premier Renzi nel suo intervento alla kermesse sulla scuola organizzata dal Pd aggiungendo che "non ci può essere un'Italia del nord bloccata dal patto di stabilità e un'Italia del sud bloccata dai ricatti". Ha quindi annunciato l'intenzione di introdurre un meccanismo del 5 per mille pure "per la cultura e per la scuola", auspicabilmente dal 2016.
Intanto sul sito italiasicura.governo.it sarà attiva la sezione "un cantiere al giorno". "Ognuno potrà vedere il proprio Comune e controllare lo stato degli interventi in corso sulle scuole della propria città" ha spiegato Laura Galimberti, coordinatrice della Struttura di missione per l'edilizia scolastica di Palazzo Chigi a margine dell'iniziativa "La Scuola che cambia, cambia l'Italia".
Oltre 3.000 nuovi interventi sono previsti dal 2015. Il Decreto mutui (finanziamenti Bei) prevede mutui trentennali a totale carico dello stato che, su programmazione regionale, frutteranno 850 milioni per gli Enti locali e consentiranno circa 1650 interventi per la sicurezza degli edifici e per nuove costruzioni; 300 milioni arriveranno ai comuni attraverso finanziamenti Inail in cambio di piccoli canoni per gli enti locali (circa 100 interventi); altri 350 milioni dal Fondo Kyoto serviranno per l'efficientamento energetico delle scuole (700 interventi) e ancora 400 milioni (fondi Fesr e Pon) serviranno a costruire infrastrutture tecnologiche per le Regioni del Sud (600 interventi). A questo pacchetto di risorse si aggiunge l'8X1000 che da quest'anno, per la prima volta, si potrà scegliere di devolvere per l'edilizia scolastica.
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