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Guerra Mediaset-Rai Way, Renzi: "E' operazione di mercato, ma 51% pubblico non si tocca"

Guerra Mediaset-Rai Way, Renzi: "E' operazione di mercato, ma 51% pubblico non si tocca"

Intanto, dai vertici di Viale Mazzini via libera al piano Gubitosi per riordino dei Tg. Grillo-Casaleggio: "Accelerare riforma informazione"

MILANO, 27 febbraio 2015, 15:22

Redazione ANSA

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Le antenne Rai di Corso Sempione - RIPRODUZIONE RISERVATA

Le antenne Rai di Corso Sempione - RIPRODUZIONE RISERVATA
Le antenne Rai di Corso Sempione - RIPRODUZIONE RISERVATA

"E' molto interessante l'apertura di Beppe Grillo sulla Rai, non dimentico che lui dalla Rai fu cacciato. Se c'è un argomento su cui ascolterei volentieri Grillo è proprio questo". Lo afferma il presidente del Consiglio Matteo Renzi.

“Dovete considerare le operazioni di mercato per quelle che sono: non operazioni politiche, ma di mercato. Per questo serve la libertà di chi è sul mercato e il rispetto delle regole”. Matteo Renzi, durante una conferenza stampa a palazzo Chigi, torna con queste parole sull'Opas (Offerta Pubblica di Acquisto e Scambio) di Mediaset su Rai Way, la società che gestisce le torri di trasmissione. “Il governo ha messo delle regole su Rai Way e non intende modificarle. E sono le regole che riguardano il 51%. Punto. Per me la discussione è finita qui”, ha aggiunto il presidente del Consiglio con riferimento alla norma che prevede che la maggioranza di Rai Way resti in mano pubblica. Il futuro della società di servizi continua a surriscaldare il clima politico.

“Siamo ai saldi di fine stagione, ai regali. Noi non permetteremo che vengano svenduti gli ultimi pezzi di aziende sane rimaste in Italia”, ha attaccato Matteo Salvini nel corso del tour elettorale in Toscana. “Non vorremmo - ha aggiunto il segretario della Lega Nord - che ci fosse un accordo Renzi-Berlusconi nel nome del quieto vivere per tutti. Noi ci metteremmo in mezzo in ogni modo”.

In mattinata è trapelata intanto la notizia che alle 17 di oggi è stato convocato d'urgenza il Cda straordinario di Rai Way, proprio sul lancio dell'Opas di Mediaset attraverso Ei Towers. Sul tema è intervenuto anche il sottosegretario con delega alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli. “Maggioranza pubblica è una scelta politica, tocca al governo; concentrazioni e incroci sono competenza authority", ha scritto in un tweet di risposta ad una domanda dell'esponente Pd, Chiara Geloni.

Sempre sul fronte Rai, il Cda riunito a Milano ha approvato il piano Gubitosi sul riordino dei tg che dovrebbe consentire a regime risparmi compresi tra 80 e 100 milioni di euro. Secondo quanto si apprende hanno votato a favore cinque consiglieri su otto. All'esame del consiglio ora c'è una informativa sull'offerta di Ei Towers per Rai Way. La presidente della Rai, Anna Maria Tarantola, ha telefonato al presidente della commissione di Vigilanza Rai, Roberto Fico (M5S) per annunciare l'esito del voto favorevole sul piano Gubitosi di riorganizzazione dei telegiornali. Lo si apprende da fonti vicine all'azienda. Un piano che non sembra dispiacere ai leader del Movimento Cinque Stelle: "E' necessaria un'accelerazione della riforma dell'informazione" della Rai che "eviti sprechi e duplicazioni e promuova sinergie tra le testate giornalistiche", "rafforzando oggettività, imparzialità, completezza e lealtà dell'informazione" ed "evitando ingerenze dei partiti", hanno scritto Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio nel documento consegnato al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

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