Lo "sbirro", come lui stesso si definisce, torna dopo quasi quattro anni e mezzo nell'amministrazione dell'Interno: ma nel giorno in cui il Consiglio dei ministri lo nomina prefetto di Roma, il suo primo pensiero va alle migliaia di uomini e donne che in questi anni "ho avuto l'onore di dirigere" da via Ulpiano: "il mio grazie va innanzitutto alla Protezione Civile - dice Franco Gabrielli - al Dipartimento e all'intero Sistema Nazionale: sono stati anni importanti, oggi mi sento arricchito, non solo professionalmente ma anche umanamente". Una ricchezza che, ora, il prefetto dovrà mettere al servizio di una città nient'altro che facile. Dove ogni anno ci sono migliaia di manifestazioni, dove i problemi - dal centro alle periferie - sono sotto gli occhi di tutti, dove nei prossimi mesi arriveranno migliaia di turisti per il Giubileo.
Gabrielli lo sa bene ed infatti definisce quella che il governo gli ha affidato "una sfida complessa". Perché, spiega, Roma "è la Capitale, con tutto quello che ciò significa", e perché le "criticità dovute al contesto internazionale" fanno della città un potenziale obiettivo di estremisti di ogni sorta. Servirà dunque "la massima attenzione", di tutte le istituzioni, locali e nazionali, per far sì che siano garantite le libertà di tutti e che ogni evento che la capitale sarà chiamata ad ospitare si svolga nella massima cornice di sicurezza.
"La parola d'ordine - dice il prefetto - è una sola: lavorare con condivisione e dialogo, sia con le istituzioni sia con i cittadini, che sono i primi e veri obiettivi di ogni nostra decisione e dell'azione di ogni funzionario dello Stato". Dialogo innanzitutto con il sindaco Ignazio Marino, che si è congratulato per la scelta di Gabrielli.
"Lo ringrazio - dice il prefetto - e spero di essere all'altezza delle sue aspettative". Il primo banco di prova per Gabrielli arriverà già domani: dopo aver salutato i dipendenti del Dipartimento della Protezione Civile, il prefetto si insedierà a palazzo Valentini per coordinare il lungo week end pasquale, che si aprirà con la via Crucis in serata, proseguirà sabato con la sfida ad alto rischio all'Olimpico tra Roma e Napoli e si chiuderà domenica con la messa di Pasqua officiata da papa Francesco a San Pietro. "Opererò - assicura - al meglio delle mie capacita". E quando si occuperà di Mafia Capitale? Gabrielli sorride: "io ho una formazione sbirresca, amo prima leggere le carte e poi fare le valutazioni".
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