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Carcere: Ok del Senato, e' legge riforma misure cautelari

Carcere: Ok del Senato, e' legge riforma misure cautelari

Via libera con 177 sì, 12 contrari e 30 astenuti

09 aprile 2015, 12:01

Redazione ANSA

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Un detenuto dietro le sbarre in una fotod 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un detenuto dietro le sbarre in una fotod 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA
Un detenuto dietro le sbarre in una fotod 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

E' legge la riforma delle misure cautelari personali. Il Senato ha approvato la proposta di legge che rivede i termini per la carcerazione preventiva.  "Le misure cautelari in carcere – spiega Donatella Ferranti (Pd), presidente della commissione Giustizia della Camera e firmataria del provvedimento – non possono costituire una anticipazione della pena: quello approvato è un buon testo, un testo equilibrato che riesce a contemperare il principio di una carcerazione preventiva come ‘extrema ratio’ con la necessità di tutelare le vittime e la sicurezza dei cittadini nei confronti dei reati gravi". 

Il testo è stato approvato dal Senato con 177 voti a favore, 12 contrari e 30 astenuti. Si tratta di un provvedimento che ha anche un intento deflattivo vista la grave situazione delle carceri italiane. 

"Poco è meglio di niente, ma dovevamo avere più coraggio. Questo provvedimento non basta". Così il senatore del gruppo Grandi Autonomie e Libertà Lucio Barani intervenendo nell'Aula al Senato durante le dichiarazioni di voto sul ddl Misure cautelari personali. "Se la media dell'Unione europea è del 21,5% di custodia cautelare in attesa di giudizio - ha ricordato Barani - noi non possiamo avere il 34,8% significa che qui in Italia non funziona, non possiamo avere un sovraffollamento alla Auschwitz. Pur all'inizio condividendo questo ddl perché un bicchier d'acqua è meglio che morire di sete, il nostro sarà un no politico".

"Lo Stato - ha aggiunto - ha pagato più di mezzo miliardo di risarcimento per l'ingiusta detenzione perché 23 mila persone sono state in carcere e giudicate innocenti. E' da Paese civile? No. Sono culture antidemocratiche, totalitarie. Almeno ci siano azioni disciplinari per chi sbaglia, invece neanche quello. Se il sovraffollamento è leggermente migliorato non è per lo 'Svuotacarceri' ma per un mio emendamento che ha elevato da 4 a 5 anni la carcerazione preventiva aumentando il limite della pena massima evitando così a 6-7 mila persone di andare in carcere. Servono indulto e amnistia. Serve coraggio. Un coraggio che questo governo purtroppo non ha".

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