Stretta sullo stop ai vitalizi per i parlamentari condannati. Il provvedimento delle Camere - fanno sapere in una nota i presidenti di Camera e Senato - sul tema "è alla stretta finale" e gioovedì "sarà formalmente sottoposto, in contemporanea, agli organi competenti dei due rami del Parlamento".
Oltre 500 mila firme "che crescono sui social di ora in ora" contro i vitalizi per i parlamentari condannati. A consegnarle nelle mani dei presidenti di Camera e Senato, Pietro Grasso e Laura Boldrini, è il coordinatore nazionale di Libera Enrico Fontana. La speranza - spiega Fontane - è che nella riunione di domani degli uffici di presidenza delle due Camere si arrivi a una decisione definitiva sul taglio dei vitalizi ai parlamentari condannati in via definitiva per reati gravi".
A consegnare a le firme dei cittadini contro "questo privilegio inaccettabile" ci sono anche Franco La Torre ed Elisa Finocchiaro che seguono la campagna anti-vitalizi per i condannati promossa da Libera e dal gruppo Abele con il sostengo della piattaforma Change.org.
"Noi ci aspettiamo - spiega Fontana al termine dell'incontro con Grasso - che nella riunione di domani degli uffici di presidenza di Camera e Senato si prenda una decisione definitiva. La storia che parlamentari condannati in via definitiva per reati gravi e gravissimi continuino a prendere questi soldi dallo Stato è davvero inaccettabile e sta raccogliendo sul web una protesta senza precedenti".
"Le firme infatti - spiega Elisa Finocchiaro mostrando con il telefonino il "contatore" delle firme che continua a scattare - aumentano di minuto in minuto. E non abbiamo mai visto un attivismo anche di ritorno di questo genere". "Quella contro i vitalizi per i condannati - prosegue - è una delle campagne più seguite sui social. I cittadini non si limitano solo a cliccare pro o contro, ma continuano poi a seguire tutto quello che si scrive o accade sul tema". "Se temiamo l'ennesimo rinvio? Non credo proprio - risponde Fontana conversando con i cronisti - sarebbe davvero difficile per le forze politiche spiegare all'opinione pubblica perché non si riesca a prendere una decisione definitiva su un tema così sentito. Non credo che si avrà il coraggio di rinviare o di non decidere...".
"Grasso e Boldrini poi - sottolinea il coordinatore di Libera - ci sembrano davvero determinati ad andare avanti" soprattutto perché "come ha osservato anche Zagrebelsky non ha senso nascondersi dietro il parere di costituzionalisti vari visto che la decisione da prendere è eminentemente politica". Per quanto riguarda i componenti degli uffici di presidenza e il fatto che molti di loro siano ancora indecisi sul da farsi, Fontana afferma: "La preoccupazione ora è proprio quella di raggiungere i numeri necessari negli uffici di presidenza. So che molti di loro ancora non hanno preso una posizione ufficiale sul punto, ma sono ottimista. Ripeto: come potrebbero giustificare davanti ai cittadini-elettori una scelta contraria?".
Libera, sit-in davanti a Monteciotorio - Nelle stesse ore in cui gli uffici di presidenza di Camera e Senato si riuniranno per decidere sull' abolizione dei vitalizi per i condannati (verso le 13.30), si terrà un sit-in a piazza Montecitorio promosso da Libera-Gruppo Abele "affinché si prenda una decisione definitiva" sul taglio di "questo privilegio per i condannati in via definitiva per reati gravi". A renderlo noto è il coordinatore nazionale di Libera Enrico Fontana che sta consegnando ai presidenti delle Camere le oltre 500mila firme "anti-vitalizi" raccolte sul web.
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