"Buona festa di cuore a tutte le mamme. E una preghiera alle donne italiane: Votate per chi vi pare, scegliete i leader che preferite, ma non ascoltate quei presunti politici che giocano a fare i medici. Con i tumori non si scherza, non evitate la mammografia!". Così il premier Matteo Renzi su Facebook interviene in serata dopo le frasi, ieri, di Beppe Grillo sull'oncologo Umberto Veronesi e le mammografie, (''le pubblicizza in Tv così probabilmente ha le sovvenzioni per il suo istituto''), e la risposta immediata del ministro della salute Lorenzin, (''un concentrato di pericolosissima disinformazione''). Già ieri sera il leader al leader di M5s, aveva corretto il tiro: ''penso che la mammografia sia utilissima. Ce l'avevo con la cattiva informazione che fa credere che facendo questo esame non venga il tumore. Credo che le donne si debbano informare perché a volte ci sono dei falsi negativi o dei falsi positivi che possono allarmare inutilmente''. Ma oggi era stata anche Maria Elena Boschi, il ministro delle Riforme, a tornare sull'argomento: "Beppe Grillo può fare la campagna elettorale come vuole, ma non si può giocare sulla pelle degli altri. E la mia amica e collega Lorenzin ha fatto bene a rispondergli per le rime''.
Sulla stessa linea il responsabile Sanità del Pd, Federico Gelli: ''ancora una volta Grillo per finire sui giornali non rinuncia a trattare temi delicati con una superficialità disarmante causando una pericolosa disinformazione ai danni di tutti. Accostare la prevenzione che salva la vita al concetto di business per attaccare Veronesi è deprecabile. Quanto ancora saremo obbligati ad assistere a questi spettacolini del comico 5 stelle che ormai, qualora ce l'avesse mai avuta, ha perso ogni credibilità?''.
Solidarietà ad Umberto Veronesi per l'attacco subito da Beppe Grillo è stata espressa anche dall'oncologo e presidente nazionale della Lilt (Lega italiana per la lotta contro i tumori), Francesco Schittulli, candidato alla presidenza della Regione Puglia: ''la diagnosi precoce del tumore al seno permette oggi di guarire l'85 per cento delle donne che si ammalano. Un risultato dovuto in parte alle nuove tecnologie sempre più in grado di effettuare diagnosi precoci, certe e dettagliate. Questo risultato è soprattutto dovuto alle donne che hanno imparato a prendersi cura di loro, a volersi bene per vivere bene e, quindi, hanno capito l'importanza di effettuare dopo i 40 anni la mammografia ogni anno, così come il pap test". Veronesi tace ma sul sito della sua fondazione ricompare un vecchio post sulle "false informazioni sulla mammografia", in cui si mette in guardia dal "far west informativo che confonde i navigatori di internet mettendo a rischio la loro stessa salute".
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