"Non c'è solo l'inchiesta nell'ambito della quale il medico Matteo Tutino è stato arrestato. Ci sono altri filoni di indagine, altri documenti". Lo afferma alla Stampa, Luigi Vicinanza, direttore dell'Espresso, che spiega così la smentita della Procura di Palermo, secondo la quale agli atti "non risulta trascritta alcuna telefonata" con parole di quel tenore contro Lucia Borsellino. "Il dialogo esiste - afferma Vicinanza - ma non fa parte degli atti pubblici, quelli a disposizione delle parti coinvolte. Pertanto ribadiamo quanto pubblicato nel giornale in edicola". Alla domanda se questa telefonata sia stata ascoltata, il direttore replica: "Sì. E' una chiamata che risale al 2013.
Posso confermare che l'audio è sporco, ci sono alcune interferenze. I due parlano con grande confidenza, a tratti in siciliano". Il giornale non è in possesso dell'audio: "Il nostro cronista - spiega - l'ha ascoltato. Poi ha potuto ricopiare la trascrizione". "La conversazione - spiega ancora - fa parte dei fascicoli secretati di uno dei tre filoni di indagine in corso sull'ospedale Villa Sofia di Palermo. Stiamo parlando di oltre 10mila pagine".
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