L'appello del Papa per l'abolizione della pena capitale scuote il Congresso americano, e un Paese dove ad oggi sono oltre 3 mila i detenuti nel braccio della morte. E dove la questione resta uno dei tabu' piu' difficili da abbattere, nonostante negli ultimi anni si registri una certa inversione di tendenza nell'opinione pubblica.
Ma persino il presidente Barack Obama, le cui parole sono state determinanti per svolte epocali come quella sulle nozze gay, non ha mai preso di petto l'argomento pena di morte, limitandosi a ricordare come si tratti di un tema che riguarda i singoli stati Usa, e lasciandosi andare solo a qualche timida apertura per una revisione dei protocolli che regolano la somministrazione delle iniezioni letali. Iniezioni che spesso provocano la morte dei condannati tra atroci sofferenze.
E proprio all'indomani di una di queste drammatiche esecuzioni, quando in Oklahoma un detenuto impiegò ben 43 minuti a morire, che Obama si sbilancio' per la prima volta affermando che la pena di morte e' "appropriata in certi casi, come le uccisioni di massa o di bambini". Ma non in altri, sottolineo', avendo probabilmente in mente le statistiche che dicono come a finire tra le mani del boia negli Usa sono in tantissimi casi persone disagiate, minoranze. Persone che, spesso, dopo anni vengono riconosciute come innocenti. Del resto, si stima che oltre il 4% dei detenuti nel braccio della morte siano innocenti.
Oggi negli Usa sono 31 gli stati in cui la pena di morte e' legale. In 19 invece non e' prevista nel sistema giuridico (il Nebraska e' l'ultimo stato che l'ha abolita) o di fatto non viene applicata da decenni (come nello stato di New York). Nei fatti comunque sono solo 9 Stati quelli che negli ultimi anni hanno continuato a giustiziare i condannati nel braccio della morte, mai cosi' pochi negli ultimi vent'anni. Nel 2012, in particolare - ultimo anno a cui risalgono i dati ufficiali - le esecuzioni sono state 77, circa un terzo rispetto al 2000. Lo stato piu' 'violento' il Texas, con 524 esecuzioni dal 1977 agli inizi del 2015, seguito dall'Oklahoma con 112.
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