"Il ritornello dei gufi degli ultimi venti mesi è tutto qui, in questo dicevano (che il governo non ce l'avrebbe fatta, ndr). Nel frattempo mentre loro dicevano, noi facevamo. Le chiacchiere stanno a zero, l'economia non più. Avanti tutta, amici. C'è ancora molto da fare, ma questa è proprio la volta buona". Così Matteo Renzi su Facebook.
"Dicevano: - esordisce il premier su Facebook - figurati se hanno il coraggio di ridurre le tasse. Dicevano: no, non hanno i numeri, al Senato non hanno i numeri. Dicevano: l'expo sarà un flop. Dicevano: il Jobs Act non serve a nulla. Dicevano: non riusciranno ad introdurre il ballottaggio, che darebbe certezza e stabilità Dicevano: per gli 80 euro mancano le coperture. Dicevano: per colpa degli immigrati salvati dal governo il turismo quest'anno crollerà. Dicevano: non hanno i soldi per l'Irap costo del lavoro. Dicevano: chiacchierano bene ma finiranno col cedere ai sindacati. Dicevano: l'Europa non darà la flessibilità, boccerà la manovra e non prenderà neanche un migrante. Dicevano, dicevano, dicevano".
"Con il nostro governo saranno ridotti a quindicimila i punti gioco. E segnatamente i bar con le macchinette verranno ridotti: da seimila potranno essere al massimo mille. La verità, dunque, è semplice: noi stiamo riducendo i punti gioco in Italia e combattendo così l'azzardo. Chi dice il contrario mente". Così Matteo Renzi nell'e-news.
"Da qualche giorno - sostiene Renzi - i deputati cinque stelle - quando non inseguono scie chimiche o non riflettono sui complotti americani dallo sbarco sulla Luna all'11 settembre (non scherzo, purtroppo: alcuni di loro sostengono tesi realmente imbarazzanti) - accusando il Governo di favorire la ludopatia. Cioè di agevolare il gioco d'azzardo e la slot-mania. Al punto che, questa è la tesi dell'accusa, il Governo avrebbe intenzione di mettere a gara ventiduemila licenze per i giochi. Non entro nel merito della battaglia antiludopatia che insieme ad altri stiamo facendo da molto tempo. Mi limito alla realtà. Ventiduemila sono, più o meno, i punti gioco aperti oggi (non tutti regolari, al momento). Con il nostro governo saranno ridotti a quindicimila. E segnatamente i bar con le macchinette verranno ridotti: da seimila potranno essere al massimo mille". La verità, conclude, "dunque, è semplice: noi stiamo riducendo i punti gioco in Italia e combattendo così l'azzardo. Chi dice il contrario mente. E non è che se lo dice il Blog dell'Elevato (in arte Beppe Grillo) diventa vero. La realtà è più forte delle balle a cinque stelle".
"A chi dice che aumenteremo altre tasse, dico che nel 2016 nessun comune o regione le potrà alzare rispetto al 2015, per legge!", spiega Renzi nella sua enews. "Vi ricordate una legge finanziaria del passato con una riduzione di tasse di questo genere? Ditemelo - scrive Renzi - vi prego. Se ve la ricordate, ditemelo. Io non me la ricordo".
"A quella parte del Pd che contesta sempre, a prescindere, vorrei domandare: cosa è più di sinistra? Litigare su mille euro di contante o mettere finalmente le risorse sul sociale e sulla povertà?", dice ancora il premier nell'e-news sostenendo che "l'anima della legge di stabilità non sono le tasse ma l'investimento nel sociale".
E aggiunge: "La sesta edizione della Leopolda, che avrà qualche sorpresa e caratteristiche diverse rispetto agli anni passati (altrimenti che Leopolda sarebbe?), si terrà dall'11 al 13 dicembre 2015". "Non cambiano solo gli orari: si inizia venerdì verso cena - scrive - si finisce domenica a pranzo. Chi vuole partecipare sia fisicamente che suggerendo argomenti, stimoli, spunti può utilizzare la casella leopolda@matteorenzi.it Sono curioso di leggere le vostre proposte. Perché la Leopolda, come sempre, appartiene a chi ha idee e voglia di condividerle".
"L'Italia che vuole cambiare è più forte dei frenatori e sta sorprendendo il mondo a cominciare dai giornali. L'Economist - ve lo ricordate? Quello dell'Italia 'malato d'Europa' e delle copertine con il gelato - ora si domanda: 'E se fosse l'Italia il paese più stabile d'Europa?'". Nell'e-news Matteo Renzi cita alcuni pezzi di giornali stranieri per sostenere il rilancio del paese. "Anche per la tedesca Welt - aggiunge il premier - 'l'Italia muta in una nuova superstar' con le riforme che 'funzionano', mentre il francese Figaro riconosce che il JobsAct 'stimola l'occupazione in Italia'.
Bloomberg parla addirittura di 'Risorgimento'. Intendiamoci, certi giudizi mi paiono esagerati oggi, così come forse erano un po' ingenerosi ieri. Ma il fatto che il clima sull'Italia - anche in giro per il mondo - sia cambiato, dovrebbe renderci tutti più felici. L'Italia della politica mantiene le sue promesse con buona pace di chi ha scommesso tutto sulla demagogia e sul fallimento del Paese. L'Italia c'è. Un'Italia forte e solida, capace di ridurre le poltrone e di cambiare le cose, sul serio".
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