Si definisce sul suo profilo Twitter "giurista cattolico" e "uomo libero e osservatore indipendente di politica, giurisdizione, costumi e società" Carlo Deodato, il giudice del Consiglio di Stato estensore della sentenza sulle nozze gay, chiamato in causa per le sue posizioni dal presidente di Gaynet Franco Grillini.
Il magistrato, sposato e padre di due figli, sul popolare social si occupa spesso di questioni relative al 'gender' e alle persone lgbt. Come quando, il 5 maggio scorso, ritwitta un 'cinguettio' di Tempi che dice "Gender a scuola. L'emendamento Pd e le firme per fermarlo". O il 25 aprile, quando pubblica una foto di una manifestazione delle 'Sentinelle in piedi' con la scritta "La nuova #Resistenza si chiama difesa della #famiglia".
Ancora, il 9 aprile pubblica una foto di papa Francesco con la scritta "Card. Bergoglio: 'solo nel matrimonio c'è fecondità" mentre il 5 aprile, in occasione della Pasqua, ritwitta "La vita è il dono più grande".
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