/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Papa: no al fondamentalismo, nessuna religione ne è immune

Papa: no al fondamentalismo, nessuna religione ne è immune

Udienza interreligiosa di papa Francesco

CITTA' DEL VATICANO, 28 ottobre 2015, 12:41

Redazione ANSA

ANSACheck

Il Papa e il selfie interreligioso - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il Papa e il selfie interreligioso - RIPRODUZIONE RISERVATA
Il Papa e il selfie interreligioso - RIPRODUZIONE RISERVATA

No al fondamentalismo dal quale nessuna religione è immune. Si leva di nuovo alta la voce del Papa nel giorno dell'udienza generale interreligiosa che vede presenti rappresentanti ebraici, musulmani, buddisti, induisti, giainisti, sikh.

"A causa della violenza e del terrorismo - dice il Papa - si è diffuso un atteggiamento di sospetto o addirittura di condanna delle religioni. In realtà, benché nessuna religione sia immune dal rischio di deviazioni fondamentalistiche o estremistiche in individui o gruppi, bisogna guardare ai valori positivi che esse vivono e propongono". "Si tratta di alzare lo sguardo per andare oltre", ha detto Francesco nell'udienza interreligiosa a 50 anni dalla Nostra Aetate. "Il dialogo basato sul fiducioso rispetto - ha spiegato - può portare semi di bene che a loro volta diventano germogli di amicizia e di collaborazione in tanti campi, e soprattutto nel servizio ai poveri, ai piccoli, agli anziani, nell'accoglienza dei migranti, nell'attenzione a chi è escluso". "Possiamo camminare insieme prendendoci cura gli uni degli altri e del creato - ha aggiunto -. Insieme possiamo lodare il Creatore per averci donato il giardino del mondo da coltivare e custodire come un bene comune, e possiamo realizzare progetti condivisi per combattere la povertà e assicurare ad ogni uomo e donna di condizioni di vita dignitose".

Fedi insieme contro violenza, miseria e corruzione - Le religioni devono collaborare "su numerosi temi - ha detto il Papa -: la pace, la fame, la miseria che affligge milioni di persone, la crisi ambientale, la violenza, in particolare quella commessa in nome della religione, la corruzione, il degrado morale, le crisi della famiglia, dell'economia, della finanza e soprattutto della speranza". "Il mondo guarda a noi credenti, ci esorta a collaborare tra di noi e con gli uomini e le donne di buona volontà che non professano alcuna religione, ci chiede risposte effettive su numerosi temi", ha affermato il Pontefice nel 50/o della Nostra Aetate. "Noi credenti - ha aggiunto - non abbiamo ricette per questi problemi, ma abbiamo una grande risorsa: la preghiera: La preghiera è il nostro tesoro, a cui attingiamo secondo le rispettive tradizioni, per chiedere i doni ai quali anela l'umanità".


   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza