Saranno nelle librerie il 5 novembre le due pubblicazioni che si annunciano esplosive e che affrontano uno stesso tema: scandali e segreti del Vaticano a partire dal rapporto con le finanze. Si tratta di "Avarizia" di Emiliano Fittipaldi e "Via Crucis" di Gianluigi Nuzzi, il primo pubblicato da Feltrinelli, il secondo da Chiarelettere. Una Vatileaks 2 di questi ultimi anni, con al soglio di Pietro Papa Francesco.
La sala stampa della Santa Sede sottolinea come entrambi i libri siano "frutto di un grave tradimento della fiducia accordata dal Papa e, per quanto riguarda gli autori, di una operazione per trarre vantaggio da un atto gravemente illecito di consegna di documentazione riservata". Riservandosi ulteriori provvedimenti, il Vaticano sottolinea che "pubblicazioni di questo genere non concorrono in alcun modo a stabilire chiarezza e verità" e non sono "un modo per aiutare la missione del Papa".
Quello di Fittipaldi, giornalista de L'Espresso, è un'inchiesta che parte da documenti originali (circa 20 pagine del libro sono occupate da riproduzioni fotografiche degli originali), con l'intenzione di svelare ricchezza, scandali e segreti della Chiesa di Francesco.
Quello di Nuzzi è invece un'analisi in cui si parte da registrazioni e documenti inediti per raccontare la difficile lotta di Papa Francesco per cambiare la Chiesa.
Fittipaldi ha raccolto da fonti confidenziali una grande quantità di documenti interni del Vaticano (verbali, bilanci, relazioni) e grazie a questo traccia in 'Avarizia' (224 pagine, 14 euro) le prime mappe dell'impero finanziario della Chiesa.
n'inchiesta che fotografa un momento cruciale della storia vaticana, in cui Papa Francesco sperimenta la resistenza ad un cambiamento nella gestione del denaro in Vaticano.
Con 'Via Crucis' (336 pagine, 18 euro) Nuzzi racconta di Papa Francesco, nominato da poco più di tre mesi, mentre sferra un durissimo attacco contro la nomenclatura da anni a capo delle finanze della Santa sede, denunciando: "I costi sono fuori controllo. Ci sono trappole...". "Se non sappiamo custodire i soldi, che si vedono, come custodiamo le anime dei fedeli, che non si vedono?", è un'altra delle frasi carpite al Papa nelle riunioni interne, che con le pubblicazioni diventeranno invece di dominio pubblico. Bergoglio, racconta ancora il giornalista, chiede trasparenza dopo avere preso visione dei bilanci non ufficiali che documentano sia la cattiva gestione degli amministratori sia operazioni di vero e proprio malaffare. La situazione negativa, secondo l'autore, sarebbe anche all'origine delle dimissioni di Benedetto XVI.
In entrambi i libri i documenti riservati sono quelli trattati dalla Commissione referente sulle attività economiche vaticane, la Cosea, istituita da Bergoglio e sciolta alla fine del mandato operativo. La Commissione in cui avevano un ruolo di primo piano i due arrestati, mons. Lucio Angel Vallejo Balda e Francesca Immacolata Chaouqui.
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