"Il prossimo sabato questo paese avrà una legge sui diritti civili. Mettiamo la fiducia martedì o mercoledì e il 12 la legge sarà votata". Lo dice Matteo Renzi intervistato da Fabio Fazio. "E' una cosa bella per tutti e non solo per gli omosessuali". La legge sulle unioni civili "ad alcuni piace di più, ad altri di meno. In tutti i due settori del Parlamento qualcuno avrebbe voluto una legge più coraggiosa, qualcuno la melina e il rinvio. Ma la politica si misura sulla capacità di prendere un impegno e mantenerlo. E poi dal punto di vista soggettivo ci sono persone che stanno aspettando la possibilità di costruire un futuro insieme". Lo ha detto il premier Matteo Renzi a Che tempo che fa. "La voteranno in tanti, ma alcuni dell'opposizione forse no, visto che metteremo la fiducia. Altre volte però ho rischiato di più, mi sento molto tranquillo che questa volta passi". "Entro l'estate portiamo a casa anche il dopo di noi - ha aggiunto - piano piano un pezzo alla volta ci siamo".
"Ho detto in tutte le sedi che del nome del ministro dello Sviluppo economico dovevo parlare prima col presidente della Repubblica. Ne ho parlato? Sì. Il nuovo ministro è Carlo Calenda. E' l'ex viceministro, gli ho chiesto di tornare da Bruxelles: giurerà in settimana al Quirinale", ha aggiunto.
"La questione morale nel PD - dice il premier - esiste, sì. Chi la nega, nega la realtà. In tanti la negano ma esiste è un dato di fatto: abbiamo 50 mila amministratori e in troppi casi le cose non girano. E' importanto però - sottolinea - aspettare sempre le sentenze"
"Quando hai una macchina complessa come il Pd puoi dire sì, possiamo fare più e meglio ma abbiamo fatto passi in avanti. A Platì la candidata che avrei voluto ha detto che non si è candidata dicendo 'il Pd locale non mi ha sostenuto'. Ma il dato di fatto è che quando a Ercolano ho commissariato un intero partito e ho imposto un candidato sindaco che la camorra minaccia una volta alla settimana - perché questi animali hanno del metodo - lui ha vinto contro il parere di tutti. Lui è il simbolo del Pd che riparte: certo, dobbiamo farlo tutti insieme. In alcuni casi siamo riusciti in altri meno, non sempre in una grande comunità si riesce a fare tutto".
L'ipotesi di un muro al Brennero è un "tentativo di propaganda strumentale e squallido solo da campagna elettorale, tant'è che cambiano posizione" di volta in volta "in maniera strumentale. Il problema è che in Europa si gioca sulla paura dell'altro e si tirano su muri. Ma il muro al Brennero non si fa perché è contro le regole europee, contro la storia, contro il futuro". La cancelliera Merkel ha detto "no agli eurobond" ma "si è detta disponibile a discutere di una forma di finanziamento della cooperazione internazionale. Se tu puoi creare posti di lavoro in Niger e in Etiopia riduci il flusso di migranti - sottolinea - ma devi mettere soldi sulla cooperazione internazionale".
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