"Il debito imputato alle nostre
strutture territoriali è superiore ai 600 mila euro. Prima del
commissariamento la capacità di recupero dei contributi degli
eletti era assolutamente residuale. Le modalità di rapporto con
i 'padroni di casa', per lo più Ater e Comune, incredibilmente
confusa e formalmente assai discutibile. Non devo spiegare a voi
quanto in questi anni ciò abbia danneggiato la credibilità del
Pd, né ricordarvi le tante campagne che su questi temi abbiamo
subito dai nostri avversari. La riorganizzazione su base
municipale ha consentito di riportare la contribuzione degli
eletti a pieno regime e di approntare un piano di rientro
complessivo che consentirà - se si vorrà continuare su questa
strada- di salvare la gran parte delle nostre strutture
territoriali. Anzi, in alcuni casi addirittura di aprirne di
nuove". È quando scrive Matteo Orfini, commissario del Pd Roma,
in una lettera inviata ai segretari di circolo dem romani e ai
commissari municipali in vista del congresso romano.
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