Centinaia di ragazze e ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado, accompagnati dagli insegnanti, sugli scranni dell'Aula insieme a tanti componenti delle associazioni degli Esuli. Montecitorio festeggia così Il Giorno del Ricordo delle Foibe e dell'Esodo Giuliano - Dalmata. E insieme a loro, i tanti componenti delle Associazioni degli Esuli.
LA CERIMONIA
"L'Europa della pace, della democrazia, della libertà, del rispetto delle identità culturali, è stata la grande risposta agli orrori del Novecento, dei quali le foibe sono state una drammatica espressione", dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio per il Giorno del Ricordo letto nell'Aula di Montecitorio. "Un impegno che, a 70 anni dal Trattato di Pace che mise fine alla tragica guerra scatenata dal nazifascismo, non può venire mai meno per abbattere per sempre il fanatismo, padre della barbarie e della crudeltà che si nutrono dell'odio".
La ricorrenza di quest'anno è segnata dalla coincidenza con il settatentesimo anniversario del Trattato di pace di Parigi, che sancì la fine del secondo conflitto mondiale e la sconfitta dell'Italia, entrata in guerra sotto il regime fascista. Il Trattato, poi ratificato dal Parlamento nel settembre 1947, segnò l'inizio dell'esodo degli italiani da quelle terre dove erano vissuti da generazioni, e che la sconfitta aveva fatto passare alla Jugoslavia. Una fuga contrassegnata anche dalle barbare esecuzioni titine nelle foibe, dove caddero connazionali etichettati come "fascisti" e che erano per la maggior parte gente comune.
"Mai più guerre, discriminazione, odio". Lo ha detto nell'Aula della Camera la presidente Laura Boldrini nel Giorno del Ricordo. Ricordando "gli italiani uccisi dalle autorità comuniste jugoslave e l'esodo degli italiani strappati dalle loro case", Boldrini ha detto: "Il vostro dolore è il nostro dolore". E condannando il nazionalismo, Boldrini ha ricordato che "non esistono" guerre che non comportino massacro di civili.
Diverse celebrazioni in tutta Italia. I segretari della Lega Nord e di Fdi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, saranno invece al sacrario di Basovizza a Trieste.