"Ho orrore per tutte le
intercettazioni che non vengono utilizzate con le garanzie di
legge all'interno di un processo. Ho orrore perché penso che non
sia accettabile che una conversazione privata venga pubblicata
sulla stampa, a prescindere dagli interlocutori, senza
un'adeguata contestualizzazione. Ho orrore per tutto questo,
perché vorrebbe dire che non esiste più la nostra vita privata,
così siamo in un regime autoritario inaccettabile in cui poi gli
amici degli amici possono avere accesso a queste intercettazioni
e usarle a fini economici o politici". Lo ha detto Renato
Brunetta, capogruppo di Fi alla Camera, in un'intervista a Radio
Cusano Campus, sulla telefonata tra Renzi e il padre pubblicata
oggi da "Il Fatto". "Non voglio entrare in questo sistema di
massacro delle persone. Non importa che possano essere avversari
politici, anzi a maggior ragione: massimo rispetto per gli
avversari politici che si combattono con la politica. Non con
altri mezzi inaccettabili", conclude.
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