Via libera dell'Ue al codice di condotta
delle Ong per i soccorsi in mare ai migranti. E' quanto si
apprende da fonti qualificate del Dipartimento della Pubblica
Sicurezza. L'ok è arrivato nella giornata di giovedì 13 luglio a
Bruxelles, dove si è svolta una riunione a cui ha partecipato
una delegazione del nostro Paese, rappresentanti di Frontex e
della Commissione europea. L'incontro ha permesso di condividere
un testo il quale prevede regole che consentiranno di
disciplinare l'attività svolta dalle Ong nel Mediterraneo
centrale. Il codice, secondo quanto finora trapelato,
rappresenta un vero e proprio decalogo con indicazioni ben
precise: dal divieto di entrare nelle acque libiche a quello di
trasferire i migranti soccorsi su altre navi, dalla
regolamentazione dei segnali luminosi alla dichiarazione delle
fonti di finanziamento, dal possesso di certificazioni di
idoneità tecnica all'obbligo di trasmettere le informazioni
utili alle autorità di polizia italiane per l'attività
investigativa.
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