Candidabile chi è stato portavoce, sarà anche il capo della forza politiche. Ecco le REGOLE delle primarie a cinque stelle. A votare saranno gli iscritti entro il primo gennaio 2017:
"In vista delle prossime elezioni politiche - si spiega nel post sulle regole pubblicato su beppegrillo.it - riteniamo opportuno che il Candidato Premier e designando Capo della forza politica che depositerà il programma elettorale sotto il simbolo del MoVimento 5 Stelle per le prossime elezioni, venga scelto con una votazione online svolta tra gli iscritti al sito www.movimento5stelle.it e abilitati ad accedere a Rousseau, in linea con quanto previsto dall'art. 4 del "Non Statuto".
La lista dei candidati "verrà sottoposta alla votazione in Rete". Al voto avranno accesso gli iscritti al M5S entro il 1 gennaio 2017.
Potrà proporsi come candidato premier del M5s chi abbia esperito un mandato da portavoce nell'ambito delle varie istituzioni nazionali o locali e quanti "non si siano dimessi durante l'esercizio del mandato, non abbiano cambiato gruppo" politico, siano in possesso dei requisiti previsti per le cariche elettive nel Regolamento M5s, quanti "non abbiano tenuto condotte in contrasto con i principi, valori, programmi, nonché con l'immagine del M5s, del suo simbolo e del suo Garante" e quanti non siano attualmente parti ricorrenti o parti in giudizi promossi contro il Movimento e contro Beppe Grillo.
Sarà candidabile premier per il M5s anche chi indagato a patto di chiarine le motivazioni. "Ai candidati a conoscenza di indagini o procedimenti penali verrà richiesto un certificato rilasciato ai sensi dell'art. 335 del c.p.p., nonché i documenti relativi ai fatti contestati ed una breve relazione illustrativa dei fatti con autorizzazione espressa alla pubblicazione di tali atti nell'ambito dello spazio riservato a ciascun candidato" precisa il regolamento.
Il candidato premier del M5S sarà "il Capo della forza politica". Il candidato premier, si legge ancora, "depositerà il programma elettorale sotto il simbolo del MoVimento 5 Stelle per le prossime elezioni". La dicitura "capo della forza politica" fa riferimento all'Italicum modificato dalla Consulta in vigore attualmente e precisamente all'articolo 14 bis della legge.
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