"Il parlamentare risponde alla nazione, non alla disciplina di partito. Sui diritti civili non ci si astiene". Lo afferma il ministro Graziano Delrio, parlando dello ius soli nel salotto di Porta a Porta.
"Non dobbiamo avere paura dei bambini. Bisogna aiutare l'integrazione. Questo voto è di coscienza individuale dei parlamentari. Non so se ci sarà la maggioranza o meno. Se non ce la facciamo, amen. Ma mi interessa fare un dibattito ragionato, tranquillo, ragionevole. Dimostriamo di essere un grande Paese". Lo afferma il ministro Graziano Delrio parlando dello ius soli a Porta a Porta.
Cresce la mobilitazione sullo ius soli, il 13 ottobre, insegnanti, studenti, genitori scenderanno in piazza per chiedere l'approvazione della legge mentre oltre 70 parlamentari e artisti come Alessandro Bergonzoni, Andrea Segre, Ascanio Celestini hanno aderito allo sciopero della fame per chiederne l'ok. Ieri Anche il ministro dell'Infrastrutture Graziano Delrio ha aderito allo sciopero e anche la presidente della Camera Laura Boldrini non lo esclude. "Io non ho pensato di fare lo sciopero della fame - ha detto a 'Un giorno da pecora' - ma ci penso. Non lo ho ancora deciso".
La società civile, insegnanti, genitori e alunni torneranno a manifestare venerdì 13 ottobre, insieme al movimento #Italianisenzacittadinanza e ai promotori della campagna 'L'Italia sono anch'io', per ribadire la necessità del voto immediato della riforma che introduce lo Ius soli temperato e lo Ius culturae. Piazza Montecitorio a Roma verrà trasformata nella Piazza della Cittadinanza, con laboratori creativi, flash mob, cori e palloncini tricolore. "I rappresentanti di Senato e Governo devono dimostrare senso di responsabilità verso i bambini e le bambine che in Italia crescono, votando immediatamente la riforma. Lo stesso premier Paolo Gentiloni ha recentemente definito quella sulla cittadinanza una riforma di civiltà, impegnandosi ad approvarla entro l'autunno" affermano i promotori di quello che è stato battezzato 'Cittadinanza day'. E' questo, dicono, il momento per votare una legge che sancisce il principio che "chi cresce in Italia è italiano". All'iniziativa ha già aderito la rete degli "Insegnanti per la Cittadinanza", che ha lanciato uno sciopero della fame cominciato il 3 ottobre e ha promosso iniziative nelle scuole in tutta Italia e in altre realtà del mondo della scuola.
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