"Un unico destino". Una grande inchiesta giornalistica multimediale curata da Fabrizio Gatti e pensata per diverse piattaforme: un servizio sull'Espresso, un Super8 su Repubblica, una web serie in cinque puntate e un docufilm di 52' per svelare le verità nascoste del terribile naufragio avvenuto nel Mediterraneo quattro anni fa. È la storia di tre medici siriani che, in fuga da Aleppo devastata dalla guerra, persero i loro familiari quando il peschereccio su cui si trovavano affondò l'11 ottobre 2013. Si tratta del più grande massacro di civili nel quale è coinvolta la Marina militare italiana: 268 morti, 60 dei quali bambini.
L'accusa, nei confronti di nave Libra e dei comandanti in capo della centrale operativa di Roma della Squadra navale, è di essersi sottratti dal luogo dell'affondamento, ritardando così i soccorsi. Il film, che presenta le immagini e i dialoghi esclusivi di quel giorno, racconta anche per la prima volta la vicenda dell'ex maggiore dell'aeronautica maltese George Abela, testimone chiave dei fatti, che in seguito a quanto vide in quelle circostanze decise di dare le dimissioni e di cambiare vita: "Non posso mai dimenticare quel bambino che annegava molto lentamente, dopo essere stato messo giù da un adulto in stato di panico. Non posso dimenticare mai il numero di persone in diminuzione dopo ogni giro che abbiamo fatto con l'aereo", ha dichiarato a Gatti. E ancora: "Ho realizzato che io sono soltanto una pedina su una scacchiera e Frontex e la collaborazione tra Paesi sono soltanto uno scherzo". "Un unico destino", quello che accomuna le persone coinvolte in quella tragica giornata, non è solo questo. Vi si racconta anche dell'oggi. Vediamo i tre medici a Malta, in Germania e in Svezia, dove - almeno in apparenza - si sono ricostruiti una vita: visitano i pazienti, scherzano con i colleghi, ma il dolore non li ha abbandonati. E nemmeno il senso di colpa per aver fatto morire i propri figli, nel tentativo di sottrarli alla guerra. Quel giorno ha cambiato anche la nostra storia recente.
Qualche giorno dopo il naufragio l'allora primo ministro Enrico Letta decise di cambiare le regole di ingaggio nel Mediterraneo e di varare l'operazione Mare nostrum.
Il Super8, un'inchiesta in otto pagine, sarà pubblicato su Repubblica venerdì 13 ottobre. Il lungometraggio va in onda in prima assoluta su Sky Atlantic e Sky TG24 domenica 15 ottobre alle 21:15 e sarà disponibile su Sky On demand. Da lunedì 16 su Repubblica.it sarà infine pubblicata una webserie in cinque puntate con le tappe del viaggio, la rete dei trafficanti, le interviste ai protagonisti e i retroscena del naufragio.
Si tratta del terzo appuntamento quest'anno con i docufilm realizzati da Gedi. Il primo, "Nove giorni al Cairo", un'inchiesta sul caso di Giulio Regeni firmata da Carlo Bonini e Giuliano Foschini - premiati dal Centro sperimentale di cinematografia - andò in onda la scorsa primavera sulla Rai, seguito quest'estate da "Falcone, Borsellino e gli altri", di Attilio Bolzoni. Altri due film sono invece in preparazione e usciranno entro l'inizio del 2018 sempre su Sky.
La strategia video del Gruppo Gedi è stata oggetto di recente anche di un rapporto del Reuters Institute sull'innovazione e la sperimentazione giornalistica in Europa. Il docufilm è stato prodotto dalla Divisione Digitale del Gruppo in collaborazione con 42° Parallelo e Sky, e andrà in onda su Sky all'interno del ciclo "Il racconto del reale", che ogni domenica su Sky Atlantic racconta l'attualità con un linguaggio contemporaneo.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA