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E' scontro frontale tra Grasso e Pd, da lui toni sprezzanti

E' scontro frontale tra Grasso e Pd, da lui toni sprezzanti

La minoranza prepara un ordine del giorno, coalizione con Mdp

ROMA, 11 novembre 2017, 12:31

Redazione ANSA

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E ' scontro frontale tra Grasso e Pd, da lui toni sprezzanti - RIPRODUZIONE RISERVATA

E ' scontro frontale tra Grasso e Pd, da lui toni sprezzanti - RIPRODUZIONE RISERVATA
E ' scontro frontale tra Grasso e Pd, da lui toni sprezzanti - RIPRODUZIONE RISERVATA

Tutti contro Grasso nel pd. Renzi non polemizza 'anzi lo ringrazio', ma altri esponenti di primo piano non risparmiano critiche al presidente del Senato  uscito dal Partito in polemica. Per Franceschini da Grasso parole che 'non sono assolutamente condivisibili'. Martina chiede 'rispetto per la comunità del Pd', mentre per Rosato 'stupito per la scesa in campo di Grasso, proprio per il ruolo istituzionale che ricopre, in maniera così diretta contro un partito che fino a ieri è stato il suo partito e che lo ha sempre sostenuto in maniera leale'. La minoranza in tanto prepara due documenti in vista della Direzione: uno sulla manovra 'per costruire un terreno comune', l'altro per dare una spinta alla colaizione con Mdp. 

Il Pd prova ad abbassare i toni sulla vicenda Bankitalia mentre Matteo Renzi, che prosegue il suo viaggio sul treno del Pd, interviene sulla questione delle alleanze. 'Non ci sono problemi nel Pd, siamo tutti d'accordo sulla linea dell'apertura', ha detto Renzi ai giornalisti all'indomani dell'incontro con Franceschini sul treno Dem. Sulle parole di Orlando, che ha chiesto 'atti concreti' per costruire la coalizione, Renzi ha chiarito: 'Lo ha chiesto prima che lo sentissi al telefono ieri sera. Nel Pd non ci sono problemi, siamo tutti d'accordo'.

Draghi non è l'obiettivo del Pd - L'obiettivo della battaglia del Pd in commissione d'inchiesta sulle banche "non è Mario Draghi". Lo assicura un dirigente di primo piano nel partito, commentando i timori che sul "ring" della commissione possa essere trascinato il governatore della Bce. Ai vertici del partito si assicura che non è quello il punto. Il punto - spiega un dirigente renziano - "è dimostrare, dopo mesi in cui si è data la responsabilità alla politica e al governo Renzi, che ci sono responsabilità dei tecnici, della vigilanza, non della politica. Mi pare che stia emergendo con evidenza". Il presidente della Bce, sottolinea il dirigente di primo piano del Pd, "sta facendo un grande lavoro: non è lui il problema, non puntiamo a lui, il problema è un altro". Anzi, il sospetto che trapela tra i Dem è che nella polemica Draghi venga "tirato in ballo da Bankitalia" per spostare il discorso e distogliere l'attenzione dallo "scontro evidente" che c'è stato ieri in commissione d'inchiesta sulle banche venete con la Consob.

 "Stiamo incontrando molti risparmiatori, dal Veneto a Ferrara - ha detto ieri Matteo Renzi sul treno del Pd - traditi dalla mancanza di vigilanza e di controllo. Noi abbiamo fatto la riforma delle popolari, che ha salvato il sistema, e il sostegno ai correntisti per evitare che il fallimento delle banche li travolgesse. Adesso puntiamo a creare un fondo per il risparmio tradito, come chiesto dai consumatori". "La commissione d'inchiesta sulle Banche, voluta dal Pd, sta lavorando bene per capire chi ha sbagliato. E chi ha sbagliato deve pagare: non è populismo, è giustizia".

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