Dare #uncalcioallaviolenza contro le
donne: questo l'obiettivo del match tra nazionale magistrati e
associazione italiana calciatori e nazionale cantanti e attori,
promosso oggi a Roma dal Dipartimento delle Pari Opportunità in
occasione della Giornata contro la violenza sulle donne. Una
partita di calcio "per i diritti", per ribadire il no a ogni
tipo di maltrattamento e discriminazione e ricordare Sara Di
Pietrantonio, la studentessa romana uccisa dall'ex fidanzato la
notte del 29 maggio 2016. Calcio di inizio affidato all'ex
capitano della Roma, Francesco Totti.
Una partita, ha affermato la sottosegretaria alla Presidenza
del Consiglio, Maria Elena Boschi, che vuole "rappresentare un
impegno corale per dire mai più altre vittime, mai più altre
storie come quella di Sara. Un impegno contro la violenza e la
discriminazione che deve vedere uniti uomini e donne".
"E' importante che i ragazzi siano sensibilizzati contro la
violenza sulle donne", ha detto la mamma di Sara, Concetta
Raccuia. "Alle ragazze dico di confidarsi con le mamme. Sara non
aveva trovato la forza di parlare con me, non si era resa conto
di quello che andava ad affrontare". Alle mamme l'invito a
percepire "certe sfumature": "anche i più piccoli segnali" di
pericolo "vanno percepiti subito".
"Occorre dare una risposta netta e coraggiosa contro chi si
macchia di questo crimine", ha osservato Luca Palamara, capitano
della nazionale magistrati. Contro la violenza "si può fare di
più - ha concluso Simone Perrotta, capitano dell'associazione
italiana calciatori- come sistema calcio possiamo fare tanto,
partendo dall'insegnamento del rispetto per il prossimo".
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