Quella di Liliana Segre è la prima nomina a senatore a vita decisa da Sergio Mattarella. Con l'arrivo a Palazzo Madama della reduce dell'olocausto, i senatori a vita diventano sei: cinque che devono la loro nomina al Quirinale e uno è senatore a vita di diritto, l'ex capo dello Stato Giorgio Napolitano. Tolta la Segre, gli altri senatori a vita sono stati nominati tutti da Napolitano: Mario Monti, il 9 novembre 2011, pochi giorni prima di ricevere l'incarico di formare il governo, la biologa Elena Cattaneo, l'architetto Renzo Piano e il premio Nobel per la Chimica Carlo Rubbia, nominati il 30 agosto 2013 insieme al direttore d'orchestra Claudio Abbado, scomparso nel 2016. La Costituzione concede al presidente della Repubblica di nominare fino a cinque senatori a vita, scegliendo tra i cittadini che abbiano "illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario". Oggi la norma viene interpretata nel senso che in Senato non possono sedere più di cinque senatori a vita di nomina presidenziale. Ma in passato Sandro Pertini e Francesco Cossiga diedero un'interpretazione più larga e nominarono ciascuno cinque senatori. a vita senza considerare quanti già ve ne fossero. Nel settennato di Cossiga l'aula di Palazzo Madama arrivò cosdì ad avere undici senatori a vita. In seguito gli altri presidenti della Repubblica che si sono succeduti al Quirinale hanno interpretato la norma in senso restrittivo e il Senato è tornato ad avere al massimo cinque senatori di nomina presidenziale.
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