E' sempre alto l'interesse sulle condizioni fisiche di Benedetto XVI, interesse alimentato nelle ultime ore, in particolare, anche da un'intervista del fratello maggiore, Georg Ratzinger, che si è detto preoccupato per la salute del Papa emerito, affetto, a suo dire, da una "malattia paralizzante". A quanto si apprende, però, le condizioni di salute di Joseph Ratzinger sono relativamente "buone", tanto che oggi il Pontefice emerito è uscito per la sua consueta passeggiata in Vaticano, intorno alle 16.30. Lo riferiscono all'ANSA fonti vaticane, che spiegano anche di come Benedetto XVI, che compirà 91 anni il prossimo 16 aprile, stia continuando in questi giorni a ricevere visite. Nessun allarme particolare, dunque, per il Papa emerito, dicono dal Vaticano mentre le voci su un suo possibile peggioramento si sono accavallate da ieri quando sono state diffuse le dichiarazioni rilasciate dal fratello Georg, 94 anni, secondo cui Benedetto XVI ricorre sempre più spesso all'utilizzo di una sedia a rotelle per muoversi e sarebbe affetto da una malattia paralizzante. Georg lo ha detto in un'intervista al tedesco tedesco 'Neue Post', rilanciata anche dal portale della Santa Sede 'Vatican News'. La sua preoccupazione è che questa malattia paralizzante del Papa emerito possa arrivare al cuore. "Prego ogni giorno per una buona ora della morte per me e mio fratello. Per entrambi", ha detto ancora Georg.
I due fratelli si sentono per telefono quotidianamente. "E, a Dio piacendo - ha spiegato Georg nell'intervista -, ci rivedremo l'8 aprile" a Roma per celebrare il 91/o compleanno di suo fratello Joseph nei giorni successivi. "Ma manca ancora molto tempo. Chissà cosa succederà fino ad allora", ha dichiarato Georg Ratzinger. Nei giorni scorsi, tra l'altro, in vista del quinto anniversario della sua storica rinuncia (11 febbraio 2013), papa Benedetto aveva inviato al Corriere della Sera una breve lettera in cui accennava al "lento scemare delle forze fisiche" e si diceva "interiormente in pellegrinaggio verso Casa". Oggi del Papa emerito ha parlato anche il presidente della Cei Gualtiero Bassetti, dicendo che la sua rinuncia fu il gesto "più coraggioso che il Papa potesse fare". Per Bassetti papa Benedetto, "valutando la sua situazione psicofisica, valutando tutto quello che aveva detto e che era entrato da un orecchio e uscito dall'altro, credo che abbia fatto veramente una scelta molto coraggiosa, onesta fino in fondo com'è stato onesto lui in quelle 5 righe che ha scritto, che è un po' il suo testamento", ha aggiunto riferendosi proprio alla lettera al Corriere. "Si vede che ormai è sulla navicella che sta per lasciare il mondo - ha proseguito il presidente della Cei -, il pensiero affettuoso è alla sua gente, alle persone, ai problemi del mondo. Ma c'è anche la gioia di aver ricevuto tante consolazioni. Anch'io sono andato a trovarlo due o tre volte. E' un piacere anche perché mette a fuoco tutte le cose. Un uomo vivo dentro".
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