Ultime mosse prima della seduta delle Camere che ha all'ordine del giorno l'elezione dei presidenti di Montecitorio e Palazzo Madama.
Nell'auletta dei gruppi di Montecitorio la prima assemblea dei deputati e senatori del Partito democratico. L'incontro è aperto da un messaggio di benvenuto e di analisi della situazione politica del reggente Maurizio Martina. All'incontro, come annunciato, è assente l'ex segretario Matteo Renzi. Non c'è, perché impegnato a Bruxelles per il Consiglio europeo, il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. Sono invece presenti i ministri Dario Franceschini, Graziano Delrio, Luca Lotti, Andrea Orlando, Pier Carlo Padoan, che è alla sua prima legislatura. Ci sono la sottosegretaria Maria Elena Boschi e la presidente uscente del Friuli Debora Serracchiani. E ancora i vertici del partito, il presidente Matteo Orfini, il coordinatore Lorenzo Guerini e i capigruppo uscenti Ettore Rosato e Luigi Zanda.
Il capogruppo Dem uscente, Ettore Rosato, a Radio Capital ha puntualizzato: "Nel comunicato c'era scritto 'abbiamo già deciso i presidenti di Camera e Senato, uno a Forza Italia e uno al M5s, ci vediamo e così ve lo diciamo. Bastava un sms sotto quel profilo. Nella tarda serata Forza Italia ha poi detto facciamo un incontro partendo da zero e a quel punto siamo assolutamente disponibili come sempre al confronto, a ragionare insieme". "Domani alle nove si terrà una nuova riunione dei gruppi del Partito democratico", ha annunciato il reggente Maurizio Martina all'assemblea dei parlamentari Pd.
Sulla stessa linea Lorenzo Guerini, coordinatore della segreteria Dem. "Se si riparte da zero - sottolinea - ragionando con disponibilità e con il criterio ispiratore che è quello di fare le scelte migliori per affidare le presidenze di Camera e Senato il Pd c'è".
"Sulle presidenze di Camera e Senato - dice Maurizio Martina parlando al Tg2 - se c'è la possibilità di un confronto aperto tra tutte le forze politiche noi ci siamo. Bisogna però ripartire da capo e bisogna dare a tutti modo di esprimere delle proposte nel segno dei principi fondamentali di garanzia e di massima rappresentanza. Non ci vengano a proporre soluzioni a scatola chiusa perchè noi non le accettiamo".
Silvio Berlusconi ha riunito lo stato maggiore di FI a Palazzo Grazioli.
Leu "non terrà posizioni aventiniane" rispetto alla trattativa per l'elezione dei presidenti delle Camere. Lo ha detto Pietro Grasso in una conferenza stampa alla Camera sottolineando: "Siamo stati consultati e stiamo pienamente nel dialogo e continuiamo a starci. Partecipiamo e chiediamo contatti bilaterali e riunioni in cui possiamo offrire un contributo valido al futuro assetto dei vertici del Parlamento".
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