Il conferimento dell'incarico di formare il governo a Giuseppe Conte avvia un nuovo timing istituzionale. Eccolo.
IL GIURAMENTO. Una volta decisa e resa nota la lista dei ministri, il governo giurerà, presumibilmente il giorno dopo, nel Salone delle Feste del Quirinale, davanti al presidente della Repubblica, pronunciando questa formula: "Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell'interesse esclusivo della Nazione". Dal momento del giuramento il nuovo governo è nella pienezza dei suoi poteri, pur se in attesa della fiducia da parte del Parlamento.
LA FIDUCIA. La Costituzione prevede che il nuovo governo si presenti in entrambe le Camere per riceverne la fiducia entro dieci giorni dal giuramento; tuttavia, nella storia della Repubblica i tempi per questo adempimento son sempre stati più brevi del termine massimo prescritto dalla Carta. In base alla regola della "culla", il presidente del Consiglio chiederà la fiducia per prima al Senato e poi alla Camera; il governo Gentiloni era infatti "nato" a Montecitorio, quindi il nuovo governo partirà dall'altro ramo del Parlamento. In base a quanto deciso dai capigruppo di Palazzo Madama, la seduta dedicata alla fiducia potrebbe tenersi tra martedì e mercoledì.
LE COMMISSIONI PARLAMENTARI. Una volta nato il governo ed individuata la maggioranza, sarà possibile nei giorni immediatamente successivi alla fiducia costituire le commissioni parlamentari, che dovranno rispecchiare nel loro seno la proporzionalità tra maggioranza ed opposizione. Il primo atto per le commissioni sarà l'elezione dei rispettivi presidenti.
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