L'ambasciatore italiano a Berlino Pietro Benassi ha inviato a Spiegel online una nota, chiedendone la pubblicazione, con la quale stigmatizza fortemente l'articolo "Gli scrocconi di Roma" pubblicato dalla testata tedesca nella sue edizione online. "La dialettica politica - scrive Benassi - appartiene alla libertà di stampa e al discorso democratico. Ciò che lascia un retrogusto pessimo è il modo in cui questa critica è indirizzata ad un intero popolo". Benassi parla di "strada pericolosa" per la dialettica in Europa.
"Si tratta di un sistema molto facile e seducente per eccitare gli animi. Ne è capace chiunque. Ma - conclude l'ambasciatore - è una strada pericolosa per condurre la dialettica in Europa. Alla sua fine ci sono solo perdenti".
Der Spiegel è tornato a parlarne: Il "trumpismo italiano" è pericoloso quanto l'originale. E di fronte al ricatto del futuro governo, l'Ue deve reagire da un lato chiedendo all'Italia di rispettare le regole, dall'altro realizzando le riforme di Macron, di cui beneficerà anche Roma. È questo il senso dell'articolo di apertura del settimanale in edicola.
"Per l'Europa la versione italiana del trumpismo non è meno pericolosa di quella originale", si legge. Riferendo dei punti in programma che dovrebbero aumentare il debito pubblico ulteriormente, si afferma: "è un'agenda che continuamente minaccia di attentato suicida. O ci venite incontro, o noi facciamo saltare il paese in aria, e con questo l'eurozona". Anche il confronto con la Grecia non regge, secondo Spiegel: se la Grecia era "esplosivo", l'Italia, ben più grande e di peso economicamente, "sarebbe una bomba atomica per l'eurozona".
"I governi dell'eurozona farebbero bene a respingere le rivendicazioni romane. Ma dall'altro lato, a Berlino Bruxelles e Parigi, diversamente da come consigliano alcuni economisti, dovrebbero mantenere i piani sulle riforma dell'eurozona. E questo nello spirito delle proposte che Macron ha presentato già da mesi. E delle quali anche l'Italia potrebbe trarre approfittare", è la conclusione.
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