Costruire hotspot al confine Sud della Libia, impedire che i barconi partano, guerra alle Ong. Sono le proposte lanciate in Libia dal ministro dell'Interno Salvini in vista del vertice Ue di giovedì. Campi fuori dai confini libici, precisa Salvini dopo lo stop di Tripoli. Il vicepremier attacca il governo di Parigi. E sulle ong: 'Complici dei trafficanti, vanno bloccate. Lifeline fuorilegge, vada in Francia'. Altrimenti, dice Di Maio, se l'Italia decidesse di farla attraccare 'la sequestrerebbe subito'.
"Hotspots dell'accoglienza in Italia? Sarebbe problema per noi e per la Libia stessa perché i flussi della morte non verrebbero interrotti - aveva scritto in mattinata in un tweet il ministro dell'Interno -. Noi abbiamo proposto centri di accoglienza posti ai confini a Sud della Libia per evitare che anche Tripoli diventi un imbuto, come Italia". "Rifiutiamo categoricamente" la proposta circolata in ambito europeo di realizzare "campi per migranti in Libia: non è consentito dalla legge libica", ha invece risposto il vicepresidente libico Ahmed Maiteeq in una conferenza stampa congiunta a Tripoli con il ministro dell'Interno.
LA CONFERENZA STAMPA da Tripoli
La Libia "rappresenta un'opportunità di sviluppo. Saremo vicini alle autorità libiche anche con i necessari supporti tecnici ed economici per garantire insieme la sicurezza nel Mediterraneo e rafforzare la cooperazione investigativa e più in generale la collaborazione in tema di sicurezza", ha spiegato Salvini durante l'incontro a Tripoli con il ministro dell'Interno libico Abdulsalam Ashour, cui ha preso parte anche l'ambasciatore italiano Giuseppe Perrone. "Aspetto al più presto il ministro Ashour a Roma", ha aggiunto Salvini.
"Nella prima metà di settembre terremo una conferenza sull'immigrazione illegale con la visione italiana e libica", ha annunciato Maiteeq. "Ci faremo promotori - ha aggiunto da parte sua il titolare del Viminale - in sede europea di tenere questa conferenza in Libia, perché i problemi devono essere affrontati e risolti in Libia non in altre capitali europee".
"Qui Tripoli, ho appena incontrato il ministro dell'Interno libico Abdulsalam Ashour. Il mio impegno sarà massimo per rinsaldare l'amicizia tra i nostri due Paesi e la collaborazione su tutti i fronti, a partire dall'emergenza immigrazione", ha ancora scritto su Twitter il ministro Salvini.
"Missione #Libia, si parte!". Questo il tweet con cui il ministro dell'Interno ha annunciato stamattina il suo viaggio nel Paese del Nordafrica. Ad accompagnare il post ci sono anche le foto del leader della Lega mentre arriva in aeroporto e poi a bordo di un aereo militare.
Missione #Libia, si parte! pic.twitter.com/HTnLccSZ6A
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 25 giugno 2018
"L'unico modo per contrastare veramente gli interessi criminali degli scafisti ed evitare i viaggi della morte è impedire che i barconi prendano il largo", ha detto Salvini.
I Centri di "protezione e identificazione" che dovrebbero sorgere in nord Africa, dovranno essere "ai confini esterni della Libia", ha poi precisato Salvini al Viminale sottolineando che "l'Italia chiede la protezione delle frontiere esterne dell'Ue" e, "giustamente, loro chiedono la protezione delle frontiere esterne" libiche.
La Libia "ci ha chiesto di proseguire nel blocco del traffico di esseri umani che vede nelle Ong soggetti, non so se consapevolmente o inconsapevolmente, complici" dei trafficanti, ha detto Salvini al Viminale, ringraziando la Guardia Costiera libica "per aver salvato nell'ultima settimana 2.500 persone" "Bloccare il business dell'immigrazione clandestina significa bloccare un intervento dannoso e pericoloso di stranieri che procedono senza rispettare qualsivoglia regola".
Poi il ministro, rispondendo ad una domanda a proposito della nave Lifeline, ha detto: "il ministro francese e' ignorante, nel senso che ignora la situazione di questa nave che ha agito ignorando le segnalazioni della guardia costiera italiana e libica: e' una nave fuori legge che va sequestrata. Mi stupisce la cattiveria dei francesi, sarebbe un bel gesto l'apertura del porto di Marsiglia a questa nave che non si vede perche' deve arrivare in Italia visto che non ha nulla a che vedere con il nostro paese''. Salvini ha ribadito che la Lifeline "non sarà accolta in un porto italiano", e poi è tornato a criticare l'atteggiamento francese sulla Libia. "Noi siamo partiti dall'incontrare l'unica autorità riconosciuta dagli organismi internazionali, il governo Serraj - ha detto rispondendo ad una domanda sulla possibilità di incontrare anche il generale Haftar o i vari capi tribù -. Abbiamo ovviamente interesse ad avere un'interlocuzione anche con gli altri, ma con un atteggiamento equidistante mentre altri paesi europei hanno fatto un'altra scelta, che è una scelta meramente economica e commerciale che non ha alcun interesse per la stabilizzazione della Libia".
Se Spagna, Francia o Malta non aprono i porti alla nave Lifeline, la farà entrare l'Italia ma poi sarà "sequestrata", ha detto il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio intervenendo a 'Stasera Italia' su Rete4 spiegando che la nave batte una "bandiera falsa" "Una cosa sono i salvataggi in mare - ha detto - altra cosa è il traghettamento".
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