Da gennaio 2018 ad oggi sono sbarcati in Italia 16.935 immigrati, -80,13% rispetto al 2017 e - 78.29% rispetto a due anni fa. Il dato, aggiornato alla giornata odierna, ed è del Viminale. Lo scorso anno gli sbarchi erano stati complessivamente 119.369; nel 2016 181.436. Del totale degli immigrati sbarcati, quest'anno 11.535 sono provenienti dalla Libia (-85,85% rispetto al 2017 e -85,21% rispetto al 2016); lo scorso anno erano 81.523. I porti maggiormente interessati agli sbarchi sono stati quelli di Pozzallo, Catania, Messina, Augusta, Trapani, Lampedusa, Palermo, Porto Empedocle, Crotone, Reggio Calabria e Cagliari.
Le nazionalità dichiarate al momento dello sbarco da gennaio ad oggi sono state: Tunisia per 3.071, Eritrea (2.561), Sudan 1.582, Nigeria 1.231, seguite da Costa d'Avorio, Mali, Guinea, Pakistan, Iraq e Algeria. I minori stranieri non accompagnati sbarcati nel nostro Paese sono stati quest'anno fino ad oggi 2.649, nel 2017 15.779, 25.846 nel 2016. Il numero di sbarchi è comunque in diminuzione da tempo. Nei primi tre mesi del 2018 - secondo i dati del Viminale - erano arrivati via mare 6.161 persone, il 75% in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando erano stati 24.278. Ancora piu' netta la flessione per i migranti partiti dalla Libia. Anche dal 1 gennaio al 22 giugno scorso gli arrivi hanno visto una diminuzione pari al 77,34% rispetto allo scorso anno e un decremento del 71,06% rispetto al 2016. A fine maggio di quest'anno - quando il titolare del Viminale era ancora l'ex ministro del governo Gentiloni Marco Minniti - il calo di sbarchi rispetto allo stesso periodo del 2017 era stato del -79%. Sempre a maggio erano arrivate via mare 1.314 persone, il 90% in meno del maggio 2017. Andando ancora indietro nel tempo, ad aprile 2018, sono arrivati 3.171 migranti, il 75,5% in meno rispetto all'analogo mese del 2017 quando ne erano sbarcati 12.943.
Dopo gli ultimi naufragi davanti alle coste libiche, sale a 1.405 il conto dei migranti morti nel Mediterraneo nel 2018. I dati, dell'Oim, sono dei primi di luglio. La rotta più pericolosa è quella che parte dalla Libia (953 morti). E se il numero delle vittime è in calo rispetto allo stesso periodo del 2017, quando se ne registrarono 2.290, è invece in crescita la mortalità per traversate tentate: dall'1,7% dello scorso anno al 2% del 2018. Le traversate sono infatti quasi dimezzate: dalle 137.553 del 2017 alle 69.874 di quest'anno.
Complessivamente sono 45.808 le persone arrivate via mare in Europa quest'anno: oltre 16 in Italia, oltre 15 mila in Spagna e oltre 13 mila in Grecia.
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