Dopo l'ufficialità del
via libera ai lavori per il gasdotto che approderà sulle coste
salentine dato ieri dal premier Conte, il Movimento No Tap che
si oppone alla realizzazione dell'infrastruttura a San Foca di
Melendugno, ha avviato sui social una campagna volta a far
dimettere tutti gli esponenti del M5S eletti in Salento grazie
ai voti del movimento.
I volti dei destinatari della campagna, tra cui figura anche
il premier Conte, vengono raffigurati al centro di due loghi, il
primo recante la scritta "No Tap, né qui né altrove", il secondo
"Sì Tap, sia qui che altrove". Gli attivisti accusano di
tradimenti gli eletti grillini che, affermano, dopo aver fatto
della battaglia contro il gasdotto il tema "madre" delle
rispettive campagne elettorali, ora hanno cambiato idea.
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