Resta alta la tensione nella maggioranza dopo il passo falso di martedì del governo in Aula sul ddl anti-corruzione. Matteo Salvini ha bollato il voto come 'sbagliato' ma le acque in casa M5s restano agitate. Luigi Di Maio ha convocato l'assemblea congiunta dei parlamentari M5s. Con il capo politico e vice premier alla riunione sono arrivati i ministri Alfonso Bonafede e Riccardo Fraccaro e con loro anche i capigruppo di Camera e Senato, Francesco D'Uva e Stefano Patuanelli. E la linea che emerge dalla riunione è quella di evitare la fiducia su maxiemendamenti, M5s intende proseguire l'esame in Aula del ddl anticorruzione seguendo la procedura parlamentare, "voto per voto". Dopo un vertice con i vicepremier Salvini e Di Maio, il premier Conte ha comunque annunciato: "La norma sul peculato del ddl anticorruzione verrà corretta al Senato, ma "la notizia è che verrà approvata alla Camera in terza lettura per la fine di dicembre".
"Salvini sapeva? Io non mi esprimo su domande che tendono a fare pettegolezzi su incidenti di percorso. Posso solo dire che c'è stato un confronto nella maggioranza e che all'esito del confronto la maggioranza è compatta su questo importantissimo provvedimento: questi sono i fatti". Così il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede che sull'iter del dl sicurezza dice: "che io sappia non ci sono slittamenti, neppure per la manovra. I parlamentari lavoreranno probabilmente di più ma su questo non mi esprimo".
Dopo la bocciatura della richiesta di sospendere i lavori, in Aula si susseguono a raffica gli interventi, chiaramente di stampo ostruzionista, dei deputati del Partito Democratico. Di conseguenza, non è stato possibile votare nessun emendamento.
LA DIRETTA
"Questa norma è il peggio perchè salva i politici che rubano i soldi: per noi è inaccettabile". Lo ha detto, secondo quanto viene riferito, Luigi Di Maio in assemblea congiunta M5s dove ha avvertito: "vogliono macchiare il ddl sulla corruzione. Noi non lo permetteremo".
Il voto di ieri - ha detto ancora Di Maio - sul peculato "è stato fatto per affossare il ddl anticorruzione. È evidente a tutti che noi non siamo stati perché noi quando abbiamo qualcosa da dire contro lo diciamo pubblicamente e non ci nascondiamo con il voto segreto". "Per me - ha aggiunto - la più grande riparazione è l'approvazione in tempi più brevi. La riparazione è vedere a febbraio che i partiti devono rendicontare tutto".
"E' un segnale: bisogna capire quanto organizzato e quanto spontaneo", dice intanto a Radio Anch'io il capogruppo pentastellato al Senato Stefano Patuanelli. "Io tendo - ha evidenziato - ad ascoltare le parole di Salvini che dice che è un incidente. Quello che è successo ieri è molto grave. La norma dell'anticorruzione deve uscire così come l'avevamo concordata con la Lega. Fiducia su Dl anticorruzione? Lo valuteremo ma spero non sia necessario".
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