'Rimpasto di governo? Il discorso esula dalla sensibilità del premier, semmai l'esigenza maturerà in seno a una delle forze politiche, verrà comunicata all'altra, io ne verrò eventualmente messo a parte se fosse un'istanza condivisa e se ci fosse una soluzione prospettata, auspico che sia condivisa e che non destabilizzi l'esperienza di governo'. Così il premier Giuseppe Conte, nella conferenza stampa di fine anno non esclude il rimpasto e anche 'un tagliando' al contratto di governo tra M5s e Lega, precisando che al momento il cambio di ministri è 'un periodo ipotetico del quarto grado'. Conte si dice 'orgoglioso' del reddito di cittadinanza come misura di 'equità sociale' e si schiera con il leader del M5s Di Maio che è stato 'crocifisso' per aver sostenuto sempre il provvedimento.
A stretto giro, però, Salvini bolla un eventuale rimpasto come una ipotesi "surreale e totalmente false. Squadra che vince non si cambia, siamo il governo col più alto indice di fiducia dei cittadini in Europa".
LA CONFERENZA
"Abbiamo dovuto rivedere la crescita all'1% perché ci siamo accodati" agli organismi internazionali "ma ciò non significa che siamo rassegnati a una crescita bassa", afferma 'scommettendo' su "una crescita robusta", ha detto il premier.
"I fondamentali dell'economia italiana sono solidissimi', ha osservato, "certo abbiamo un debito che incute un certo timore, ma è sotto controllo e non così spaventoso, siamo la settima economia del Mondo e abbiamo un forte risparmio privato".
"Stiamo contribuendo a ridurre quella frattura tra classi politiche e cittadini, non siamo il governo delle lobby e dei comitati d'affari. Io non ricevo esponenti di comitati d'affari ma persone che hanno incarichi istituzionali e rappresentano interessi ala luce del sole", dice tra l'altro. Il presidente del Consiglio lancia quindi una nuova iniziativa intitolata: "Donne e uomini normali, gesti esemplari". Una iniziativa che avrà come obiettivo l'individuazione di cittadini normali che hanno compiuto gesti che rappresentano un esempio per tutti".
"L'aumento dell'Iva nel 2020 e 2021? "Non vorrei che fosse trascurato il fatto che in pochi mesi abbiamo dovuto recuperare 12,5 miliardi per neutralizzare l'incremento dell'Iva. Continueremo nel 2020 e 2021 con questa modalità e ci impegniamo a impedire l'incremento dell'Iva".
"Non è affatto vero che la manovra sia stata scritta a Bruxelles, è stata scritta in Italia", ha detto in un altro passaggio. Tutte le volte che mi sono seduto con Bruxelles non ho mai consentito che mettessero in discussione i punti qualificanti della manovra e devo dare atto loro che non hanno mai cercato di valutare nel merito tali punti".
"Non stiamo aumentando la pressione fiscale sui cittadini. La pressione fiscale noi per i cittadini l'abbiamo alleggerita. E' questa la politica economica sociale che un governo deve esercitare, e non ci è stato affatto dettato dall'Ue. Abbiamo realizzato un'opera redistributiva privilegiando alcune fasce sociali rispetto ad altre", dice rispondendo a chi gli fa notare come, secondo l'Upb, la pressione fiscale sia aumentata di mezzo punto. "Non guardate i saldi finali", sottolinea il premier.
Palazzo Chigi è "una parentesi meravigliosa che mi rende orgoglioso per realizzare un servizio a favore del Paese nel modo più efficace possibile. Ma è una esperienza limitata ai 5 anni della legislatura poi libererò la poltrona". "Non farò campagna elettorale per le europee - ha poi aggiunto - continuerò a tempo pieno nel mio ruolo di presidente del Consiglio".
Seguo un metodo molto trasparente per Tap, terzo Valico e anche la Tav, questo governo valuta le grandi opere e realizzerà un piano infrastrutturale poderoso. Il Tap lo abbiamo sbloccato dopo una puntigliosa analisi dei procedimenti amministrativi. La Torino-Lione è ancora nell'ambito di una procedura istruttoria. A fine dicembre la commissione dei tecnici consegnerà i risultati dell'istruttoria. Infine andremo sul territorio e prima delle europee il governo comunicherà in modo trasparente la decisione".
Il presidente dell'Ordine dei giornalisti Carlo Verna, per difendere la causa della stampa e dei fondi per l'editoria, all'inizio della conferenza, ha interrotto per alcuni secondi il suo discorso e poi ha detto rivolto a Conte: "Ha visto che effetto fa all'improvviso una voce che non c'è più? Sono stato in silenzio solo 7 secondi...", aggiungendo poi riferimenti a Radio Radicale e, tra gli altri, al Manifesto ad Avvenire e alle altre testate che potrebbero vedere ridotti i contributi statali.
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