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M5S espelle senatori De Falco e De Bonis

M5S espelle senatori De Falco e De Bonis

E gli eurodeputati Moi e Valli. Richiamo per Ciampolillo. Di Maio: 'Chi non sostiene il contratto di governo è fuori. Rispetto delle regole a costo di andare tutti a casa'

ROMA, 07 gennaio 2019, 10:40

Redazione ANSA

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De Falco e De Bonis - RIPRODUZIONE RISERVATA

De Falco e De Bonis - RIPRODUZIONE RISERVATA
De Falco e De Bonis - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Tutti sono importanti, nessuno è indispensabile. Oggi i probiviri si sono espressi con provvedimenti duri e giusti. Chi non sostiene il contratto di governo è fuori dal Movimento. Il rispetto degli elettori viene prima di tutto". Lo scrive, in un tweet, il leader del M5S e vicepremier Luigi Di Maio.

 

 Il collegio dei Probiviri del M5S ha espulso dal Movimento i senatori Gregorio De Falco e Saverio De Bonis, e gli eurodeputati Marco Valli e Giulia Moi. Lo comunica il blog delle Stelle in un post. Per il senatore Lello Ciampolillo il collegio dei probiviri ha optato per il richiamo. Archiviati invece i procedimenti disciplinari per i senatori Virginia La Mura e Matteo Mantero. Mentre, sugli altri due senatori dissidenti, Paola Nugnes e Elena Fattori, il M5S sottolinea come i procedimenti disciplinari sono ancora pendenti e non ancora conclusi con una decisione.

"Qualcuno crede che per il solo fatto di essere senatore allora sia indispensabile per il Governo e per questo possa trasgredire le regole che ha firmato. Non è così. Noi siamo gente seria che rispetta gli impegni presi con i cittadini. Tutti sono importanti, nessuno è indispensabile. E se ci sono altri senatori o deputati che non intendono più sostenere il contratto di Governo, per quanto mi riguarda sono fuori dal MoVimento, anche a costo di andarcene tutti a casa" scrive su facebook, il vicepremier Di Maio. 
   

Non si è fatta attendere la risposta degli espulsi. Duro il senatore De Falco: "Spero che il Movimento in autotutela corregga questo grave errore perché è un provvedimento sbagliato nel merito, incostituzionale e sanziona l'espressione di opinione e di voto in contrasto con le tutele prestate ai parlamentari dall'articolo 68". "L'espulsione è un segno di enorme debolezza e di scarsa cultura democratica. Tuttavia - ha aggiunto - io mi sento ancora perfettamente in linea con le idee del Movimento, non sono io ad avere cambiato linea"."Sono profondamente dispiaciuto da quanto accaduto. Sono stato espulso per vicende legate a fatti che risalgono a 12 anni fa, pur avendo prodotto all'atto dell'accettazione della candidatura i miei certificati penali che risultavano puliti!". Lo scrive il senatore Saverio De Bonis facendo probabilmente riferimento a due reati prescritti in due procedimenti giudiziari degli anni scorsi. Continuerò sempre ad essere fedele alle idee originarie del M5S. Sto meditando di dimettermi dal ruolo di senatore", aggiunge.

"I principi del M5S, il programma votato punto per punto da tutti gli iscritti alla piattaforma Rousseau e il contratto di governo sono i fari dei portavoce. E' assurda l'espulsione, i richiami e le procedure presso i probiviri di parlamentari che hanno seguito questi fari nella loro azione". Così su Fb Luigi Gallo, deputato M5S. "Chi è stato espulso e segnalato ha cercato di migliorare le leggi dal parlamento per il bene dei cittadini con azioni politiche forti ma nel rispetto dei principi del M5S e del governo". "Non c'è mai stata un'assemblea con una votazione interna, né su Rousseau, sui temi delicati come quelli del decreto sicurezza, dei fanghi, del condono di Ischia, dei balneari e dell'alzamento della soglia a 150 mila per gli affidamenti diretti degli appalti che fanno crescere corruzione e infiltrazione delle mafie su cui i parlamentari espulsi o segnalati ai probiviri sono stati critici" continua Luigi Gallo su Fb. "Oggi queste espulsioni e questi richiami ai parlamentari che sono intervenuti del M5S indebolisce il Movimento - prosegue -. La Lega presentando iniziative sempre più a destra come ha fatto con il decreto sicurezza ottiene in parlamento i voti di Forza Italia e Fratelli D'Italia e sgretola il M5S. Così Salvini si sta costruendo la sua prima opzione di governo che ha sventolato nei primi mesi: governare con il centrodestra e quel che resta del M5S".

 

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