Il commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa, Dunja Mijatovic, esprime "profonda preoccupazione" per il divieto di sbarco nei porti italiani e altre misure prese recentemente: è quanto scrive lo stesso commissario nella lettera inviata al premier Conte. Il commissario "domanda al governo di assicurare che i diritti umani delle persone salvate non siano mai messi a rischio a causa degli attuali disaccordi tra paesi sullo sbarco, e che l'aspetto umanitario abbia sempre la priorità". Tra le misure che preoccupano molto il commissario ci sono anche quelle "che ostacolano e criminalizzano il lavoro delle Ong che giocano un ruolo essenziale nel salvataggio di vite in mare" e il fatto che "le responsabilità per le operazioni di ricerca e salvataggio siano state lasciate ad autorità che sembrano riluttanti o incapaci di proteggere i migranti salvati dalla tortura o trattamenti inumani e degradanti".
"Sono preoccupata": la modalità di chiusura del Cara di Castelnuovo di Porto può "mettere fine agli ammirevoli sforzi fatti negli anni passati dai servizi sociali per l'integrazione e riabilitazione" dei rifugiati. E' quanto scrive la commissaria per i diritti umani del Consiglio d'Europa Dunja Mijatovic in una lettera inviata al premier Giuseppe Conte il 31 gennaio e resa nota oggi dove chiede chiarimenti sulle soluzioni alternative d'accoglienza per chi ha un permesso di soggiorno per motivi umanitari.
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