Tre anarchici sono ancora sul tetto
dell'Asilo di via Alessandria, l'edificio torinese sgomberato
ieri dalla polizia dopo 24 anni di occupazione. Due manifestanti
sono invece scesi e tra loro c'è Lorenzo Salvato, 30 anni, uno
dei sei destinatari delle misure cautelari in carcere disposte
dal gip di Torino, su richiesta del Gruppo Antiterrorismo della
Procura del capoluogo piemontese. Le accuse, al termine delle
indagini della Questura, sono associazione sovversiva,
istigazione a delinquere e detenzione, fabbricazione e porto, in
luogo pubblico, di ordigni esplosivi.
Ai sei arrestati sono contestati, a vario titolo, 21 azioni
di sabotaggio contro aziende e fornitori dei centri di
espulsione, nell'ambito della campagna annunciata a fine 2015 'I
cieli bruciano'. L'obiettivo del gruppo, secondo gli inquirenti,
era sovvertire le politiche del governo sulla questione
migranti, anche sostenendo rivolte al Cpr. Il centro sociale
sgomberato era la base logistica e operativa della cellula
anarchica sovversiva.
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