Chiudere il Nazareno e aprire il Pd. Nicola Zingaretti lancia la sua prima decisione clamorosa da quando é segretario del partito a Che Tempo Che Fa su Rai Uno in prima serata ed é già la fine di una storia. Quella della sede storica dei Dem, in una parte del palazzo del Collegio Nazareno, nel centro storico di Roma, vicino a piazza di Spagna. Un simbolo forte, il Nazareno, divenuto negli anni dopo la fondazione nel 2007 un sinonimo di Pd. E legato indissolubilmente al Patto del Nazareno, il controverso e non durevole accordo tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi, il 18 gennaio 2014.
"Vorrei cambiare la sede nazionale del Pd, spostarla da via del Nazareno - annuncia Zingaretti intervistato da Fabio Fazio -. Non l'avevo ancora detto mai. Vorrei costruire delle sedi con dei co-working delle idee per ragazzi e ragazze, che ci dicano anche 'state sbagliando, dobbiamo cambiare posizione'. Dobbiamo sbaraccare e ricostruire, aprire una nuova e bella sede con una libreria al piano terra, tra le altre cose". Un cambiamento non solo fisico, ma anche di filosofia politica, nelle intenzioni del governatore della Regione Lazio. "Spalancherò porte e finestre per costruire una forma partito completamente diversa", assicura il nuovo leader del Pd, "le sedi devono essere aperte, se dobbiamo tornare dalle persone dobbiamo dare dei segnali chiari. Non bisogna sempre dire venite, dobbiamo andare noi da loro". "Non dobbiamo essere presuntuosi, avere la puzza sotto al naso", insiste Zingaretti pensando alle future alleanze, "alleanze 2.0 per creare un'alternativa e mandare a casa la destra peggiore di sempre".
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