L'Aula del Senato nega l'autorizzazione a procedere nei confronti del ministro dell'Interno Matteo Salvini. Sono 237 i voti ottenuti dalla relazione della giunta delle immunità, contrari 61 e nessun astenuto. Lo comunica ufficialmente la presidente Elisabetta Casellati.
Sono stati cinque i senatori (Fabio Di Micco, Alfonso Ciampolillo e Paola Taverna del M5s, Massimo Mallegni di Forza Italia e Achille Totaro di Fratelli d'Italia) che hanno votato dopo le 13, aggiungendosi quindi alla prima votazione. Proclamando i risultati la presidente del Senato ha detto che i senatori presenti in Aula sono stati 299, i votanti 298 per una maggioranza assoluta dei componenti pari a 161.
Il ministro e il presidente del Consiglio erano presenti questa mattina in Aula a Palazzo Madama. "Mai pensato di intervenire per sequestro di persona", ha detto Salvini prendendo la paraola in Aula. "Per andare a processo - ha aggiunto - dovrei mentire a questo Senato agli italiani, dovrei dire che non ho fatto l'interesse pubblico".
"Amo l'Italia e miei figli e il mio lavoro, mi ritengo un ragazzo fortunato, ringrazio il buon Dio e gli italiani", ha detto il ministro Salvini fermandosi un attimo, per commozione. Poi ha ripreso: "Ringrazio il buon Dio e gli italiani per l'onore di poter difendere con il mio lavoro che penso di svolgere con onestà, buon senso, coraggio. Comunque votiate vi ringrazio, siate certi che continuerò il lavoro senza nessuna paura, sennò farei un altro mestiere".
Salvini al Senato: Io ragazzo fortunato, vado avanti senza paura
"Scusate, non mi emoziono quando parlo ma quando c'è di mezzo un reato e di solito vado a braccio ma... in questo caso me lo sono scritto perché se mi si accusa che, col mio lavoro ho fatto privatamente qualcosa che ho fatto e farò per difendere la sicurezza del Paese e dei miei figli, allora perdonate, un po' di emoziono" ha continuato.
In Aula il ministro dell'Interno ha ringraziato i colleghi della maggioranza M5s. "Il governo - ha detto - ha sviluppato misure e azioni per la lotta al contrasto dell'immigrazione clandestina e ringrazio i colleghi 5 Stelle perché le cose si fanno in due, evidentemente".
Alla dichiarazione di voto del senatore M5s Mario Giarrusso che ha annunciato il no del Movimento all'autorizzazione a procedere al ministro dell'interno Matteo Salvini, sono seguiti gli applausi del vicepremier e degli altri senatori della Lega, in piedi. Contemporaneamente i senatori di Pd e Leu hanno urlato: "Vergogna vergogna".
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