E' morto stamattina a Roma Massimo Bordin, storico direttore di Radio Radicale e "voce" conosciutissima tra gli addetti ai lavori e non solo per la sua rassegna stampa mattutina.
Bordin, 67 anni, era malato da tempo ma fino al 2 aprile ha fatto la rassegna radiofonica mattutina con il suo piglio e il suo sarcasmo.
Per ricordare il "grande maestro" la radio ha trasmesso le note del Requiem, che introduceva la mattina la messa in onda della rassegna stampa condotta dallo stesso Bordin.
È morto Massimo Bordin, il nostro grande maestro, la voce più importante, più autorevole e più bella di Radio Radicale.https://t.co/J3WpFf7rxD pic.twitter.com/PGFbcWmVyR
— Radio Radicale (@RadioRadicale) 17 aprile 2019
Il giornalista aveva 67 anni, è morto a Roma, la città dove era nato. Direttore dell'emittente dal 1991 al 2010, poi curatore della storica rubrica 'Stampa e Regime', una seguitissima rassegna stampa mattutina dal lunedì al venerdì, che era da molti anni il più autorevole e importante programma radiofonico di anticipazione dei quotidiani. Curava anche una rubrica su 'Il Foglio' dal 2012, 'Bordin Line'.
Quando nel 2010 lasciò l'incarico da direttore a Radio Radicale fu per divergenze con Marco Pannella, ma Bordin continuò comunque a lavorare per la testata e ad essere interlocutore di Pannella nella conversazione domenicale con lui. Ma non finì mai l'affetto con il leader radicale, scomparso nel 2016.
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