Legnano, il comune dell'Alto Milanese a una ventina di chilometri dal capoluogo lombardo, dove questa mattina sono stati arrestati il sindaco leghista e due assessori, è una città simbolo per la Lega. Anzi, è una città simbolo per l'Italia intera dato che è l'unica citata nell'Inno nazionale oltre a Roma. Un privilegio che le spetta per un'importante avvenimento storico: la Battaglia di Legnano.
In quello scontro campale, il 29 maggio 1176 - di cui tra pochi giorni ricorrerà l'anniversario - si spensero le velleità egemoniche di Federico Barbarossa sull'Italia Settentrionale grazie alla fiera opposizione di una Lega di comuni lombardi, la 'Lega Lombarda', appunto, che diede il nome al nucleo originario dell'attuale movimento politico.
La Lega Lombarda si formò con un giuramento a Pontida (Bergamo), altro luogo iconografico, dove per decenni si sono svolte le riunioni oceaniche dei 'lumbard' e dei leghisti di tutto il Nord. Ma non solo.
A guidare le truppe lombarde contro l'esercito imperiale fu Guido da Landriano, anche se la tradizione popolare ricorda invece Alberto da Giussano, la cui sagoma con la spada alzata verso il cielo è tuttora nel simbolo del partito, come lo è stato nel linguaggio leghista il 'Carroccio', il carro trainato da buoi intorno al quale si riunirono le truppe. Alla Lega Lombarda non appartenevano solo città lombarde, ma ben trenta municipalità, tra cui Crema, Cremona, Mantova, Bobbio, Bergamo, Brescia, Genova, Bologna, Padova, Modena, Reggio nell'Emilia, Treviso, Venezia, Novara, Tortona, Vercelli, Vicenza e Verona. Questa alleanza trasversale del Nord è alla base di quella 'Padania' geograficamente controversa, altro nome-simbolo del partito che fu di Umberto Bossi e ora è guidato da Matteo Salvini.
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