L'ex consigliere comunale milanese
Pietro Tatarella, arrestato lo scorso 7 maggio nella maxi
inchiesta della Dda milanese su un giro di tangenti e appalti
pilotati, è stato scarcerato ed ha ottenuto gli arresti
domiciliari. Lo ha deciso il Tribunale del Riesame di Milano,
come comunicato dai suoi difensori.
Il politico azzurro, difeso dai legali Nadia Alecci e Luigi
Giuliano, esce dunque dal carcere dopo quasi 4 mesi. Accusato di
associazione per delinquere, corruzione e finanziamento
illecito, era stato arrestato nel blitz della Dda che ha portato
a 43 misure cautelari, tra cui quelle per l'ex consigliere
lombardo di FI Fabio Altitonante (ai domiciliari e di recente
tornato libero) e Nino Caianiello, ex esponente di FI a Varese e
presunto 'burattinaio' del sistema di mazzette, appalti e nomine
pilotate e finanziamenti illeciti alla politica. Tatarella, che
era anche candidato alle Europee (non eletto), si era subito
dimesso, dopo l'arresto, dalla carica di consigliere comunale.
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