Imane Fadil, una delle testimoni
chiave delle inchieste sul caso Ruby, è morta per una aplasia
midollare della quale, comunque, sono ancora in corso di
accertamento le cause esatte. E' quanto è stato spiegato in
Procura a Milano dagli inquirenti che proprio oggi, dopo più di
sei mesi dal decesso, hanno dato il nullaosta alla sepoltura
della salma. L'inchiesta, da quanto si è saputo, va verso
l'archiviazione perché oltre all'ipotesi di morte per un
avvelenamento doloso sono state escluse anche responsabilità
mediche.
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