Tra minacce di crisi di governo, scontri furibondi e un braccio di ferro fino all'ultimo centesimo, la maggioranza sigla quella che dovrebbe essere l'intesa finale sulla manovra. Slitta a luglio la tassa sulla plastica da 50 centesimi al chilo, parte da ottobre la "sugar tax", arrivano 65 milioni per i Vigili del fuoco. L'intesa, che secondo alcune stime porta il valore totale della manovra a 32 miliardi, arriva al termine di riunioni fiume che vanno avanti a singhiozzo per quindici ore a Palazzo Chigi. Alle dieci di sera Giuseppe Conte e Roberto Gualtieri scendono in sala stampa per annunciare "l'accordo completo", inclusi "i dettagli": "Nessuno dica più che questo è il governo delle tasse", afferma il premier. Da Italia viva Matteo Renzi, che era arrivato a ventilare la crisi di governo, conferma il "compromesso" ma già annuncia la prossima battaglia: "Nel 2020 cancelleremo plastic e sugar tax". "Così il governo non va avanti ancora a lungo", ripetono dal Pd.
"In queste settimane Italia Viva ha lottato con forza per evitare l'aumento delle tasse, a cominciare dall'Iva. Dalle auto aziendali fino al rinvio della Sugar e Plastic Tax il risultato è stato raggiunto. Da gennaio ci sarà da fare uno sforzo in più: rilanciare la crescita. Ecco perché abbiamo lanciato il Piano #ItaliaShock. Questa è la vera svolta per il 2020. Abbiamo vinto la battaglia delle tasse. Ora tutti insieme concentriamoci sulla crescita. E l'unico modo per raggiungerla è sbloccare i cantieri. Finirà come sulle tasse: prima ci criticano, poi ci ignorano, poi ci daranno ragione. Buon weekend e buon Sant'Ambrogio". Così il leader Iv Matteo Renzi su facebook all'indomani dell'accordo di maggioranza sulla manovra.
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Si intesta il successo anche il segretario del Pd Nicola Zingaretti. "Con questa manovra abbiamo iniziato a rimettere i soldi nelle tasche degli italiani e investire sul futuro del nostro Paese. Ha vinto l'Italia. Niente Salvini Tax, cioè il tanto temuto aumento dell'Iva per 23 miliardi, che sarebbe costato 500 euro in più di tasse ad ogni famiglia. Stipendi più alti per i lavoratori, con 3 miliardi di sgravi fiscali sulle tasse sul lavoro. E poi 59 miliardi di investimenti pluriennali per l'economia verde, giusta, competitiva e per le infrastrutture". "Un sostegno alle imprese, al cuore pulsante del Paese. Una finanziaria - prosegue il segretario dem, Nicola Zingaretti - per i più deboli e per fare ripartire l'Italia. Ora tutti insieme prepariamo una nuova agenda di Governo per lo sviluppo, il lavoro e la giustizia sociale".
Il ministro degli esteri Luigi Di Maio invece sottolinea la battaglia sugli stipendi dei vigili del fuoco. "Ieri sera durante il vertice di governo abbiamo raggiunto un accordo che è il coronamento di una grande battaglia dei vigili del fuoco e un successo di tutto il governo, abbiamo finalmente stanziato 165 milioni di euro per garantire nei prossimi anni l'equiparazione stipendiale dei vigili del fuoco alle altre forze di polizia". Lo ha detto il capo politico M5S, in diretta su Facebook, assicurando che si tratta di un risultato raggiunto dal "governo unito".
Dall'opposzione si fa sentire Matteo Salvini che torna a chiedere le dimissioni di Conte. Il premier "tolga il disturbo perché è il governo sbagliato nel posto sbagliato". Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini rispondendo a una domanda sulla manovra a margine del gazebo per la raccolta firme contro il Mes. Conte dice è stata scongiurata la recessione? "Guardate l'economia italiana, è la penultima in Europa", ha commentato Salvini. "Questo è il governo delle tasse - ha aggiunto - se le rinvii di tre mesi sempre tasse sono".
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