Un'unica identità digitale (user e password) da usare per i siti della pubblica amministrazione ma anche per quelli privati e nell'e-commerce. A lanciare l'idea è la ministra per l'Innovazione Paola Pisano nel corso della trasmissione radiofonica Eta Beta su radio 1: "User e password dovrebbero essere dati dallo Stato perche è lo Stato l'unico soggetto che ha davvero certezza che quello è quel cittadino". Una proposta che scatena subito la polemica tanto che la stessa Pisano è costretta e tornare sull'argomento per precisare meglio quanto detto. Allo studio - mette in chiaro la ministra - non "c'è nessuna nuova proposta o password di Stato" e l'identità digitale a cui si faceva riferimento era "lo Spid già usato da oltre cinque milioni di italiani. L'intenzione da discutere con tutti gli interlocutori istituzionali competenti e' solo quella di affidarne la gestione direttamente allo Stato". Una correzione che però non ferma le accuse che arrivano sia dai partiti di maggioranza che dall'opposizione. A puntare il dito sono Italia Viva e il Partito Democratico anche se a difendere la 'collega' di governo ci pensa Francesco Boccia: "Sull'identità digitale c'e' stato un malinteso e la ministra Pisano ha chiarito - osserva il ministro per gli Affari Regionali - in ogni caso, decideremo ogni dettaglio nel confronto in corso tra le forze politiche".
La Pisano d'altronde non è nuova alle polemiche. Poche settimane fa infatti finì nella bufera per aver ringraziato Davide Casaleggio nel piano dell'innovazione presentato prima di Natale e poi bloccato in Consiglio dei Ministri. A puntare il dito contro l'idea di una password statale è Matteo Renzi. Il leader di Italia Viva bolla come "inquietante" la proposta: "L'idea di fornire come Stato la password unica utilizzabile persino per i servizi privati e' inquietante prima ancora che sbagliata. Il ministro Pisano attui il piano già pronto lanciato da Diego Piacentini e Paolo Barberis sull'identità digitale con un'unica app per tutti i servizi della Pa". Non solo, l'ex premier invita la Pisano a "mettere da parte strane idee stile Grande Fratello. Siamo un Paese in cui lo Stato deve fare meno, non controllare di più". I toni non cambiano tra le file del Partito Democratico. Per Filippo Sensi si tratta di un'idea che "mette i brividi" senza voler aggiungere altro "per carità di patria". Al deputato Dem fa eco la collega Marianna Madia: "Sono molto perplessa per le posizioni espresse oggi dalla ministra Pisano relative all'identità digitale", osserva l'ex titolare per la Pubblica Amministrazione che non esita a chiedere "un confronto urgente sulle scelte complessive del Governo in materia di digitale e dati". Dal fronte dell'opposizione è la Lega a chiedere le dimissioni della ministra e Matteo Salvini parla di "grande fratello al governo. Questi - scrive su twitter allegando un'immagine della Pisano, Di Maio e Conte - sono pericolosi".
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