Le prime carte degli archivi sul pontificato di Pio XII, aperti oggi, confermano i suoi aiuti agli ebrei. Lo anticipa sui media vaticani Johan Ickx, direttore dell'archivio della Sezione Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato, secondo cui tra i documenti già fruibili in formato elettronico spiccano i fascicoli sugli "Ebrei" con 4.000 nomi e le loro richieste di aiuto. Tra i fascicoli, quello su "Accuse contro Monsignor Ottaviani di aver concesso documenti falsi ad ebrei e di averli ricoverati in edifici extraterritoriali".
Rabbino Roma, carte Pio XII si riveleranno un boomerang - "È molto sospetto questo sensazionalismo, con i fascicoli già pronti e le conclusioni facili proposte sul vassoio. Ma basta poco per rendersi conto che già le scarse rivelazioni si riveleranno un boomerang per gli apologeti a ogni costo. Si vede chiaramente che non ci fu volontà di fermare il treno del 16 ottobre e che gli aiuti furono ben mirati a tutela dei battezzati". Lo dice all'ANSA il rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, commentando quanto emerso dalle prime carte degli archivi sul pontificato di Pio XII e i suoi aiuti agli ebrei.
"Dopo aver detto che ci vorranno anni di studio, ora la soluzione uscirebbe il primo giorno come il coniglio dal cilindro del prestigiatore. Per favore, fate lavorare gli storici", aggiunge il rabbino capo di Roma.
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