Riaprono da martedì le librerie, le cartolerie e i negozi di vestiti per neonati e bambini ma non in Lombardia. E anche il Piemonte si prepara alla proroga delle restrizioni fino al 3 maggio.
CHI PUO' RIAPRIRE
Ripartono le attività forestali, l'industria del legno e anche la produzione di computer. Ecco i primi spiragli nel "lockdown" da Coronavirus. La serrata pressoché totale viene prorogata ancora, dal 14 aprile fino al 3 maggio. Restano tutti i limiti agli spostamenti, la chiusura delle scuole, lo stop alle attività produttive non essenziali. E resta la possibilità per le Regioni di emettere ordinanze ancora più restrittive di quelle dello Stato. Ma arrivano singole deroghe e nuove regole per le attività aperte, con l'obbligo di mascherine per i dipendenti e prodotti per disinfettare le mani vicino alle casse o anche alle tastiere dei bancomat.
LA REGIONE LOMBARDIA ANTICIPERA' LA CIG."I lombardi non possono aspettare. Non sappiamo ancora se e quando arriveranno i soldi del Governo per imprese e lavoratori. Regione Lombardia invece con un accordo con il sistema bancario e sindacati garantisce le risorse per l'anticipo della cassa integrazione". Lo ha annunciato il governatore lombardo Attilio Fontana, in un video su Facebook. "Entro una settimana - ha spiegato Fontana - fino a 1 milione di lombardi potranno chiedere in banca l'assegno, soldi veri. Se lo Stato non c'è garantiamo noi. In Lombardia parliamo con i fatti".
IN LOMBARDIA RESTANO CHIUSE LIBRERIE E CARTOLERIE: in Lombardia il commercio al dettaglio di libri e articoli di cartoleria "è consentito esclusivamente negli ipermercati e nei supermercati". E' quanto stabilisce la nuova ordinanza firmata dal presidente della Regione Attilio Fontana, che conferma le misure restrittive di contrasto alla diffusione del Covid-19 fino al 3 maggio.
ANCHE PIEMONTE VERSO PROROGA DELLE RESTRIZIONI: la Regione Piemonte intende prorogare al 3 maggio le misure già in vigore per il contenimento dei contagi da coronavirus. E' questo secondo quanto si apprende l'orientamento della giunta Cirio, che mantiene dunque ferma la linea del rigore. L'attuale ordinanza, ricorda la Regione, prevede che gli articoli di cancelleria possano essere venduti solo negli esercizi commerciali già aperti, lo stesso vale per i libri. Sempre consentita invece la consegna a domicilio.
RIPARTONO ALCUNE ATTIVITA', DA BOSCHI A PC: dall'uso delle aree forestali, per tagliare i boschi ad esempio, alla fabbricazione dei computer, si allunga di una decina di voci la lista dei codici Ateco, che vanno da un ampliamento delle attività legate all'agricoltura alla ripresa per gli organismi internazionali presenti in Italia, come le sedi delle agenzie delle Nazioni Unite. Aggiunte tra le grandi opere quelle idrauliche. Riparte il commercio all'ingrosso di carta e della cancelleria, per consentire la rifornire le cartolerie di penne, pennarelli, quaderni pronte alla riapertura insieme alle librerie e ai negozi per bambini, una eccezione perché sul resto dell'abbigliamento la serranda resta abbassata.
IN AZIENDA POSSIBILE SMALTIRE LE SCORTE: per le attività che restano sospese sarà comunque possibile entrare in azienda per vigilanza o manutenzione, per la gestione dei pagamenti (a partire dalle buste paga) e per la sanificazione. Si potranno anche spedire e ricevere merci, tutto previa comunicazione al Prefetto. Le fabbriche e le attività aperte devono assicurare "prioritariamente la distribuzione e la consegna di prodotti deperibili e dei generi di prima necessità".
LUNGO-ORARIO AL SUPERMERCATO, GUANTI PER LA SPESA: il dpcm elenca le misure per gli esercizi commerciali aperti, indicando la necessità di utilizzare guanti usa e getta per fare la spesa e la mascherina in tutte le fasi lavorative dove non si possa mantenere la distanza. Prevista la sanificazione due volte al giorno. In più si prevede che nei piccoli negozi, entro i 40 metri quadri, si entri uno per volta e con la presenza di massimo due operatori. Per scaglionare gli accessi si prevedono anche "ampliamenti delle fasce orarie". Alla cassa si deve trovare l'igienizzante per le mani, anche prima di digitare il Pin del bancomat.
SPOSTAMENTI E SPORT VIETATI, RESTA ATTIVITA' MOTORIA: per altre tre settimane bisognerà rimanere a casa, salvo "comprovate esigenze lavorative", necessità o motivi di salute. Niente eventi, chiusi bar, ristoranti, pub e discoteche. Vietati i trasferimenti da dove ci si trova, vietatissimi gli spostamenti verso le seconde case di vacanza. Parchi e aree gioco restano chiusi, così come è confermato lo stop per tutte le attività sportive, anche gli allenamenti dei professionisti. Rimane consentita l'attività motoria nei pressi di casa, da soli e mantenendo le distanze. Confermata anche la disciplina sui transiti brevi, di massimo 72 ore, per chi deve venire in Italia per lavoro, stretta su chi proviene dall'estero, che dovrà rispettare i 14 giorni di isolamento anche senza sintomi, e lo stop per le navi da crociera.
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