"Mi sono vaccinato, dobbiamo farlo tutti". Il 71enne governatore Vincenzo De Luca si propone su Facebook come testimonial della campagna di immunizzazione, al termine del Vax Day napoletano, con tanto di foto dell'avvenuta iniezione: ma dagli avversari politici sale un coro di accuse alla 'precedenza' data al governatore nelle ore in cui le preziose fiale sono riservate solo a operatori sanitari e anziani delle Rsa. Si chiude così tra le polemiche in Campania il primo giorno di somministrazione di 720 dosi divise tra sette ospedali e una residenza per anziani. Tutto va bene dal punto di vista organizzativo, grande il clima di fiducia da parte di medici e infermieri che, dopo l'iniezione, esibiscono la spilla 'Io mi sono vaccinato' con il simbolo della Regione. Ma fuori dagli ospedali l'atmosfera si infiamma già quando De Luca lancia la prima bordata, ai microfoni dei giornalisti, contestando i criteri di distribuzione delle prime dosi, poche quelle arrivate in Campania: l'unico metro di assegnazione deve essere la popolazione residente, "ogni altro parametro sarebbe da mercato nero". Posizione controcorrente anche sulla scuola, malgrado l'intesa Stato-Regioni: "Riaprire il 7? Bisogna valutare i dati, certamente non mandiamo in blocco il 50% a scuola". Arriva l'immancabile battuta: "Oggi si voleva dare un segnale di speranza, ma questa giornata è stata sovraccaricata dal punto di vista mediatico, sembrava lo sbarco in Normandia". Poi il governatore lascia le telecamere e, a fine mattinata, posta l'annuncio della vaccinazione avvenuta in un ufficio della direzione generale. La prima reazione è dell'eurodeputato forzista Fulvio Martusciello: "Ha saltato la fila senza alcun titolo, senza decenza". Insorge il sindaco di Napoli Luigi de Magistris: "Indegno l'abuso di potere. Si dovrebbe vergognare e chiedere scusa". Attaccano i leader nazionali del centrodestra. Matteo Salvini: "De Luca toglie il vaccino a qualcuno che ne aveva più bisogno. Personale sanitario, forze dell'ordine e persone fragili meritano rispetto e serietà, non politici stile Marchese del Grillo". Giorgia Meloni si chiede: "Esiste una corsia privilegiata per i politici di sinistra?". Valeria Ciarambino, capogruppo M5s in Consiglio regionale, ricorda che "il presidente Mattarella aspetterà il suo turno per il vaccino".
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