Il vertice della rifondazione, dopo 48 ore di depistaggi, e silenzi, alla fine avviene in uno dei "luoghi simbolo" dei pentastellati: l'hotel Forum. Beppe Grillo, mentre i cronisti circondavano la sua villa a Marina di Bibbona - iniziale sede scelta per il summit prima della fuga di notizie che tanto ha irritato il Garante del M5S - cambia auto, lascia la Toscana e arriva a ora di pranzo a Roma. Al conclave c'è l'intero stato maggiore governista. Quello che ha detto sì a Draghi e al ministero della Transizione Ecologica. E che, in una calda domenica di febbraio, dice sì a Giuseppe Conte. L'ex premier è al tavolo con i "big" e accetta l'invito. Il futuro del M5S dipende anche e soprattutto da lui. E dal ruolo con cui il Movimento vestirà il nuovo frontman. Sulla terrazza del Forum ci sono Luigi Di Maio, Roberto Fico, Alfonso Bonafede, Stefano Patuanelli e Riccardo Fraccaro, Paola Taverna e i capigruppo Davide Crippa e Ettore Licheri. Grillo arriva con un casco da astronauta.
Guarda al futuro, addirittura al 2050 e, in un post, traccia il sentiero della possibile rinascita: quello della transizione ecologica. Che non vuol dire solo Green. "Sono 30 anni che parlo di energia, ambiente, economia. Sono 30 anni che parlo di paradossi, di come un barile di petrolio costi 50 dollari e un barile di coca cola 350 dollari. Per troppo tempo siamo stati prigionieri del nostro sistema basato sulla crescita. Una società sempre più ricca che produce allo stesso tempo sempre più miseria", scrive Grillo in un post. Sembra un nuovo inizio. E l'ex comico ne sembra entusiasta. "Abbiamo le tecnologie, le idee e lo spirito di comunità che ci ha sempre contraddistinto. Ora, è arrivato il momento di andare lontano", è la sua esortazione. Il vertice del Forum dura un paio d'ore. Tra gli altri ci sono anche Rocco Casalino e Andrea Ciannavei, l'uomo che si occupa delle innumerevoli diatribe legali del M5S. L'ultima risale a qualche giorno fa, quando il Tribunale di Cagliari ha nominato un curatore per il Movimento, in quanto privo di rappresentanza legale dopo la modifica dello Statuto.
Ed è proprio la cornice del ruolo di Conte ad essere l'ultimo ostacolo all'ingresso dell'ex premier. Anche perché "l'avvocato del popolo", al vertice, chiede rassicurazioni sullo spazio di manovra che avrà per forgiare il Movimento. Uno spazio che, nella strategia di Conte, non può essere angusto. Tanto che, spiegano nel M5S, sarà lo stesso ex premier ad elaborare il progetto rifondativo dei pentastellati. Un progetto con cui il M5S punta a diventare "centrale nel quadro politico italiano" con una maggiore apertura anche alla società civile.
"Sono anni - scrive in serata su Facebook Luigi Di Maio - che ci danno per morti, sbagliando. Il MoVimento 5 Stelle non solo è vivo, il MoVimento è il presente e scriverà il futuro di questo Paese. Oggi è una giornata molto importante, Giuseppe Conte ha raccolto il nostro invito a elaborare nei prossimi giorni un progetto rifondativo e di rilancio dell'azione del M5S".
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